Trattati come le bestie? Quasi, o forse gli animali avrebbero avuto – doverosamente, tra l’altro – un trattamento migliore. Volo Ryanair Venezia-Cagliari Elmas, prima partenza ore 19:15. L’orario salta, implode, tutti giù dall’aereo e via col delirio. “A bordo del mezzo c’era un caldo assurdo, il pilota ha fatto pochi metri e poi si è fermato”, raccontano, a Cagliari News, i passeggeri a bordo. Tre stop – alle 20:30 alle 21:30 e poi alle 21:50 – e tanto, tanto caldo. “Ci hanno dato delle riviste promozionali per sventolarci e un bonus di quattro euro”. Ecco come le compagnie trattano i passeggeri, in questo caso molti sardi, in piena estate. Non che in inverno il discorso cambi molto, ma tant’è.
Ryanair Venezia-Cagliari, incubo di metà luglio
Alla fine, in duecento hanno dovuto attendere oltre cinque ore per conoscere il loro destino. Tra i passeggeri liberi professionisti, lavoratori nel pubblico e nel privato, tutte persone con orari di lavoro da rispettare e che si sono ritrovati a stravolgere i propri piani. L’ultima carta che si è dovuta giocare Ryanair per evitare qualcosa di vicino a un’insurrezione al Marco Polo? Un nuovo aereo, in arrivo da Cagliari Elmas, un bel pò dopo la mezzanotte.
L’ultima mossa per non dormire in laguna e rivedere Cagliari Elmas prima dell’alba di domani. E, a prescindere dalle soluzioni, la ciliegina sull’amara torta è stata posizionata sin da subito: il volo era infatti in overbooking e in dieci sono dovuti restare a terra e partire domani. Almeno, magra consolazione, non hanno dovuto subirsi il caldo assurdo e innaturale di chi è rimasto in attesa del decollo.
