“Pronti alla dimissioni massa”. E’ guerra di cifre sullo sciopero di ieri di medici e infermieri contro la manovra finanziaria che giudicano “priva di risorse sufficienti per salvare il Servizio sanitario nazionale ed i suoi professionisti”, mentre oggi Cgil, Cisl e Uil annunceranno le modalità dello sciopero generale indetto per il 29 di questo mese. La protesta di ieri ha registrato una adesione dell’85% secondo i sindacati, ma il ministro della Salute Orazio Schillaci, attende una verifica dei numeri che reputa inferiori. “Questo è il governo che ha messo più soldi sulla sanità pubblica”, dice, mentre i sanitari lamentano “stipendi bassi, strutture fatiscenti, violenza, assenza di medicina sul territorio” e si dicono pronti, se necessario, a dimissioni di massa”


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Rivolta di medici e infermieri: “Pronti alle dimissioni di massa”
La protesta di ieri ha registrato una adesione dell’85% secondo i sindacati che lamentano “stipendi bassi, strutture fatiscenti, violenza, assenza di medicina sul territorio”
La Redazione