Malamovida a Cagliari, parla Roberto Loddo. Un siluro, sparato in quei social sempre più reali. Roberto Loddo, esponente della sinistra cagliaritana molto noto per le sue battaglie dalla parte di tutti gli “ultimi”, sia che arrivino dal rione accanto che dal più distante dei continenti, attacca ad alzo zero Adolfo Costa, il presidente del comitato di Stampace – stesso rione nel quale vive Loddo – che, a proposito degli episodi di violenza capitati anche recentemente in piazza del Carmine e nelle vie limitrofe, ha tuonato chiedendo che “gli extracomunitari irregolari vengano espulsi”. Dichiarazioni trovabili con pochi clic online, c’è anche la possibilità di vedere il volto di Costa, per chi non lo conoscesse. E Loddo non ci sta e, con un lungo post, porta un altro “racconto” di Stampace e degli stampacini.
Un “racconto” dove non trovano spazio richieste, almeno politicamente, tanto care alla destra (altro particolare che “stona”: da un lato Roberto Loddo della cosiddetta “ultra sinistra”, dall’altra Adolfo Costa che, candidato con una lista civica che appoggiava Massimo Zedda, per quanto il risultato elettorale sia stato un flop con zero candidati eletti, dovrebbe essere nello stesso “campo largo” di Loddo. Ecco, di seguito, il lungo post di Roberto Loddo.
Malamovida Cagliari, parla Roberto Loddo
"Stampace odia la xenofobia. Alcuni organi di stampa hanno dato evidenza alle parole di Adolfo Costa che a nome di un comitato dei residenti di Stampace chiede che gli extracomunitari irregolari vengano espulsi senza se e senza ma. Questa posizione non può essere estesa a tutto il quartiere di Stampace e ritengo rappresenti solo una uscita infelice del signor Costa che non può permettersi di parlare a nome di un quartiere che probabilmente non conosce. Stampace è un quartiere preoccupato e arrabbiato per l’evidente disuguaglianza sociale che vive quotidianamente con la progressiva l’espulsione dei residenti causata dal buco nero della gentrificazione in espansione".
"I responsabili non sono cittadini stranieri caro signor Costa, ma l’industria turistica senza limiti e alcuni imprenditori senza scrupoli. Basta vedere i cumuli di spazzatura in tutto il quartiere che non sono certo opera di cittadini stranieri o richiedenti asilo"..
La colpa? ma di turisti e maleducati e cagliaritani disonesti, padroni di strutture ricettive abusive che non possiedono i mastelli".
"Il nostro è in quartiere solidale. Chi come me conosce il sistema di protezione sociale per le persone più deboli sa bene che non sono certo gli stranieri i responsabili di tale impoverimento".
"Basta farsi un giro tra le panchine di piazza Yenne e parlare con le persone che vivono in quella piazza e che ci rimangono anche quando i turisti consumano l’ultimo spritz. La bellezza del nostro quartiere è rappresentata anche da tante famiglie e da cittadini che sostengono quelle persone, con il volontariato, con l’assistenza spontanea e improvvisata e anche con una semplice chiacchierata che dimostra preoccupazione e sensibilità".
"Stampace è un quartiere che esprime una vivacità multiculturale che il signor Costa non conosce. Non è solo birrerie, bar, pasticcerie, ristoranti e alberghi. Stampace non inizia e non finisce con l’arrivo del glorioso Sant’Efisio e con la stagione turistica".
"Il signor Costa dovrebbe sapere che nel nostro quartiere abitano tre categorie di cittadini. Ci sono i cittadini più fortunati e i cittadini meno fortunati che in maniera coraggiosa resistono alla turistificazione di massa. E poi c’è una terza categoria, quella dei non cittadini, persone rifugiate e richiedenti asilo rappresentate come parte di un esercito nemico".
"Semplicemente fuggono dalla fame e dalla guerra. Situazioni di violenza riportate dalla stampa sono relative all’insufficienza della presa in carico degli attuali sistemi di accoglienza".
Sistemi "che non rispettano le convenzioni internazionali sui diritti umani".
"E no caro signor Costa, non sarà la repressione, la paura e la discriminazione la medicina per il decoro della città. Non sarà l'espulsione delle persone straniere irregolari a far concludere gli episodi di violenza da lei descritti. Non funzionerà. Questa è solo propaganda che noi residenti di Stampace non accettiamo. La soluzione, caro signor Costa, è la costruzione di un sistema dell’accoglienza dal volto umano".
Sistema "che possa migliorare la qualità dei servizi offerti introducendo canali legali e sicuri d’arrivo in Europa con la creazione di corridoi umanitari. I fenomeni migratori possono essere governati in maniera razionale e intelligente con soluzioni produttive e lontane dal disprezzo della dignità umana".