Rifiuti al Poetto tra Cagliari e Quartu, spuntano le tracce dei cafoni
Rifiuti al Poetto tra Cagliari e Quartu, spuntano le tracce dei cafoni. Settembre regala ancora giornate d’estate al Poetto e al litorale di Quartu, ma il problema dell’inciviltà non va in vacanza. Ogni sera e soprattutto durante la notte, il lungomare si trasforma in una discarica a cielo aperto. Le immagini raccontano meglio di qualsiasi parola lo scempio che deturpa una delle spiagge urbane più amate della Sardegna.
Sul tratto cagliaritano, tra la Quinta e la Sesta fermata, cartacce, bottiglie di vetro e di plastica, resti di pizzette e paste invadono la sabbia. I chioschi forniscono cibi e bevande, i bidoni della spazzatura non mancano, ma troppi frequentatori scelgono la strada più comoda: lasciare tutto per terra. Ragazzi provenienti sia dalla città sia dall’hinterland vivono queste zone come punto d’incontro, ma spesso trasformano la socialità in degrado.
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La situazione non migliora a Quartu. Al Margine Rosso, la spiaggia si ricopre di sacchetti di hamburger e patatine, con involucri che il vento spinge quasi fino alle onde. Gli scontrini di maxi ordinazioni provenienti dai fast food raccontano di serate intere trascorse a mangiare in riva al mare. Una scelta che potrebbe apparire romantica, se non fosse per il finale: panini, patatine, contenitori di ketchup e maionese restano abbandonati tra sabbia e scogli.
Il risultato appare sotto gli occhi di tutti: un paesaggio sfregiato, con rifiuti che compromettono la bellezza del litorale e minacciano l’ecosistema. Le tartarughe, i gabbiani e i pesci finiscono per entrare in contatto con plastiche e resti alimentari, con conseguenze pericolose.
Chi vive e lavora al Poetto e a Quartu denuncia da tempo questa deriva. Non basta l’impegno degli operatori ecologici se manca il rispetto di chi frequenta la spiaggia. La battaglia contro l’inciviltà richiede senso civico, controlli costanti e, soprattutto, la consapevolezza che il mare appartiene a tutti.