Sarroch, torce notturne nella raffineria
Ore 00:45, 22 settembre 2025. A Sarroch le torce della raffineria bruciano alte e potenti, colorando il cielo notturno con bagliori intensi. La scena ricorda un enorme faro industriale che sovrasta il silenzio della notte. Di giorno, invece, le fiamme restano più basse o meno visibili. La popolazione osserva questa differenza con crescente preoccupazione: la luce, il rumore e soprattutto i miasmi non scompaiono mai.
Gli abitanti raccontano di finestre chiuse per limitare lāodore acre e di notti disturbate dal rumore costante. āNon riusciamo a ignorare queste torce ā spiega Giampaolo Masu del Ā Comitato Civico Ambiente Salute Sarrochā perchĆ© non parliamo solo di fuoco e luce, ma di sostanze che respiriamo ogni giornoā.
Le normative fissano regole chiare. LāAutorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e il Piano di Monitoraggio e Controllo (PMC) stabiliscono che le torce devono funzionare come strumento di sicurezza o emergenza. Non possono trasformarsi in una prassi ordinaria di combustione continua. Inoltre, la raffineria ha lāobbligo di registrare ogni utilizzo e di comunicarlo agli enti preposti.
Eppure, le fiamme notturne sollevano domande urgenti: perchĆ© la combustione aumenta proprio quando cala la visibilitĆ ? Quali sostanze finiscono nellāaria che i cittadini respirano? E quali controlli effettivi garantiscono trasparenza?
Le associazioni ambientaliste e diversi comitati locali sollecitano risposte immediate. Rivolgono al Comune di Sarroch un appello preciso: chiarire la frequenza dellāuso delle torce, rendere pubblici i dati sulle emissioni e informare in modo tempestivo la popolazione. La fiducia richiede trasparenza e comunicazione puntuale.
Questa notte di fine settembre non porta serenitĆ . La raffineria continua a bruciare, le torce illuminano le colline, e i cittadini si chiedono se qualcuno ascolterĆ davvero le loro richieste. Per molti, a Sarroch, non ĆØ affatto una buonanotte.