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Quartucciu, strozzato dai debiti e dall’artrosi: “A 54 anni nessuno mi aiuta”

La vita stravolta di Carlo Pau, operaio in grosse difficoltà. Tra dolori sempre più forti e problemi familiari, è arrivato a bussare alle porte della Caritas: “Ma non basta”, spiega. “Tra bollette e affitti sono indietro di duemila euro, ho anche provato a vendere l’auto. Se qualcuno potesse aiutarmi con delle offerte mi aiuterebbe a provare a uscire dal tunnel”
Paolo Rapeanu

La richiesta disperata di un uomo: “Sfiancato dai debiti a Quartucciu”

Passa le giornate a cercare soluzioni per migliorare la sua vita, stravolta da vari eventi negativi. Carlo Pau, 54 anni, operaio di Quartucciu, ha deciso di lanciare un appello per cercare di uscire da un tunnel molto buio, quello dei debiti condito dalla mancanza di aiuti: “Ho provato a chiedere una mano anche alla Caritas, mi hanno fatto compilare dei documenti ma, poi, nessuno si è fatto più vivo”, racconta Pau. L’aiuto principale è quello economico: “Tra bollette e affitti sono in ritardo di circa duemila euro. Una cifra che al momento non ho, ecco perchè chiedo a chi possa farmi anche una piccola offerta di farla direttamente nel mio Iban: IT95C0760104800001047538630”. Certo, la cifra richiesta non è bassa, è pari a due stipendi medio-bassi, ma nemmeno impossibile da raggiungere. “Attualmente vivo in un piccolo appartamento vicino a casa di mia mamma, a Quartucciu”, prosegue Pau.

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I problemi in quel di Quartucciu, non solo legati ai debiti ,iniziano qualche anno fa: “Ho iniziato a soffrire di artrosi, ormai la situazione sta degenerando e ho molti dolori. Non riesco più a lavorare come prima”, spiega. Sono lontani i tempi nei quali riusciva a farsi le classiche “ore” quotidiane come operaio e avere un’entrata economica sicura. “Ho fatto visite mediche, risulto ancora troppo giovane per l’installazione di protesi che, poi, dovrebbero garantirmi un’autonomia per almeno quindici anni”. A completare il quadro a tinte fosche la sua situazione familiare: “Sono divorziato da sei anni, ogni mese riesco ancora a passare i soldi, 300 euro, per la scuola di mia figlia, più le spese ordinarie”. L’appello finale di Carlo Pau è chiarissimo: “Ho duemila euro di debiti, riuscire ad appianarli sarebbe, per me, già un passo importante per un cambio di vita. Chi può, anche con pochi euro, mi aiuti”.

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