Addio sterrati: nuova vita per le zone di Su Idanu e il quadrante tra via Marconi, via Fermi e via Segre a Quartu
Addio sterrati e Quartu apre la strada al riordino urbano in due zone della cittĆ : Pirastu-Su Idanu e il quadrante tra via Marconi, via Fermi e via Segre. Il Consiglio comunale ha approvato la possibilitĆ di presentare Piani Attuativi di Riordino Urbano (P.I.R.U.), strumenti urbanistici che permettono di rigenerare aree degradate o parzialmente sviluppate, in attesa dellāadeguamento del PUC al PPR regionale.
I nuovi ambiti individuati si trovano in aree artigianali e commerciali, attualmente caratterizzate da unāedificazione disordinata e da spazi sottoutilizzati. Le nuove regole consentono agli operatori privati di avanzare progetti di riqualificazione, ottenendo premi volumetrici significativi: fino al 70% in più rispetto allāedificio originale, tra demolizione, ricostruzione e applicazione di criteri di sostenibilitĆ e servizi aggiuntivi.
āQueste zone ospitano attivitĆ funzionanti ma distribuite senza una vera logica urbana ā spiega Aldo Vanini, assessore allāUrbanistica ā. Abbiamo creato la cornice, ora sta ai privati dipingere il quadro. Il passaggio in Consiglio non definisce un progetto specifico, ma abilita e incoraggia le imprese a investire e riqualificareā.
I P.I.R.U. puntano a migliorare non solo il tessuto edilizio, ma anche quello sociale, attraverso il recupero di infrastrutture dismesse e la creazione di nuove connessioni urbane. Lāiniziativa si fonda sullāarticolo 40 della Legge Regionale n. 8 del 2015, che consente alle amministrazioni locali di superare i vincoli del Piano Urbanistico vigente e di attivare percorsi di sviluppo sostenibile.
āAbbiamo individuato due ambiti, ma siamo pronti ad accoglierne altri ā conclude Vanini ā. Se un imprenditore presenta una proposta compatibile col PPR, in una settimana possiamo portarla in Consiglioā.
Quartu si prepara cosƬ a trasformare aree periferiche in spazi vivi e integrati, aprendo a nuove prospettive di crescita urbana e rilancio economico.