A Quartu tutto pronto per il convegno scientifico dal titolo “Lāisola che non cāĆØ: le prime 1000 parole per costruire il futuro del Sardo”, un’occasione di riflessione su idee e azioni che diano nuovo slancio alla diffusione della lingua sarda. L’appuntamento ĆØ per il prossimo sabato 11 gennaio, alle 09.30, a Sa Dom’e Farra, promosso dallāAcadĆØmia de su Sardu APS e patrocinato dal Comune, finanziato dal Ministero della Cultura e da Fondazione di Sardegna.
Il progetto nasce in collaborazione con le associazioni Laras ā Suoni e parole di Sardegna APS, Salvator Angelo Spano APS e Alfa Editrice. Nel corso della giornata si avrĆ modo si ragionare riguardo i risultati raggiunti dal piano di politica linguistica regionale 2020-2024 e sullo stato dellāiter parlamentare del Progetto di legge per la ratifica della Carta europea delle lingue minoritarie, presentato a inizio 2023. Ci si concentrerĆ anche sulla pianificazione delle diverse modalitĆ di acquisizione della lingua, con tutte le misure che possono incidere concretamente sulla penetrazione della stessa nella societĆ , anche alla luce delle nuove tecnologie.
Il convegno verrĆ suddiviso in due sessioni: una mattutina e una pomeridiana. La prima, col sottotitolo āL’isola che non c’ĆØ. Azioni per la tutela del Sardo. Is primus milli fueddus in Sarduā, prevede lāintroduzione dei lavori a cura del moderatore, Giovanni Spano, Vicepresidente di AcadĆØmia de su Sardu. Dopo i saluti istituzionali dellāAmministrazione e lāintervento di Alessandra Pinna e Massimo Madrigale di AcadĆØmia de su Sardu, la sessione mattutina prevede la presentazione dei risultati del progetto āCastia, intendi, ligi in Cuartu – Is Primus Milli Fueddus in cuartesuā finanziato da Fondazione di Sardegna.
Si tratta di un programma di apprendimento didattico del vocabolario base della Lingua Sarda che fa uso dei nuovi strumenti digitali, capaci di facilitare l'apprendimento, con un ruolo attivo e consapevole delle nuove e vecchie generazioni. Nello specifico, un audio-video realizzato in vari formati e fruibile nei vari supporti digitali (cellulari, ipad, computer), ispirato allāopera āIs primus milli fueddusā, di Stefano Cherchi (Alfa Editrice), raccoglie oltre mille vocaboli, della sub-varietĆ quartese della Lingua Sarda. Lāopera consente la memorizzazione delle parole del linguaggio quotidiano attraverso i disegni e la voce di un lettore di lingua madre quartese: uno strumento attivo che acquisisce e rielabora le immagini grafiche, corredate dai lemmi e dallāaudio con la pronuncia corrispondente.
Nuove tecnologie quindi al centro del progetto, che si avvale tuttavia anche del contributo degli anziani, delle associazioni, delle istituzioni e delle scuole di Quartu, terza cittĆ della Sardegna. La presentazione dei risultati del progetto ĆØ invece affidata all'autore Stefano Cherchi, Coordinatore del Collegio scientifico di AcadĆØmia de su Sardu APS. Ed ĆØ previsto il contributo del poeta estemporaneo Tonio Pani, lettore madre lingua quartese e autore delle registrazioni in sardo campidanese di Quartu Sant'Elena.
I risultati presentati nellāoccasione nel breve termine andranno ad arricchire il LemONS (Lemmario Ortografico Normato Sardo), attraverso l'uso della piattaforma digitale sardu.wiki. Nel medio e lungo termine invece tali risultati si renderanno utili e proficui per redigere il Grande dizionario della lingua sarda e il conseguente Atlante linguistico sardo digitale.
Dopo una breve interruzione per il pranzo, il congresso riprenderĆ alle 15.30 con la sessione pomeridiana, avente come sottotitolo āIl futuro del sardo. L'economia delle minoranze linguisticheā. Questāultima parte del programma prevede un approfondimento riguardo la tutela delle minoranze linguistiche, sia dal punto di vista tecnologico che riguardo la parte economica.