Qualità della vita 2025, bene Cagliari nella classifica nazionale
Qualità della vita 2025, bene Cagliari nella classifica nazionale. La 27ª edizione dell’Indagine sulla qualità della vita 2025, realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma, conferma il forte divario tra Centro-Nord e Mezzogiorno. In questo scenario il Sud Sardegna emerge tra i territori con le maggiori criticità, collocandosi agli ultimi posti in diverse dimensioni analizzate. All’interno dello stesso quadro, Cagliari mostra invece segnali di crescita e si posiziona al 67° posto nella classifica complessiva, confermandosi tra le sorprese positive dell’anno.
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Lo studio si articola in nove aree tematiche e 97 indicatori che valutano 107 province italiane, suddivise in cinque cluster territoriali. Soltanto 60 territori registrano una qualità della vita buona o accettabile: un dato in calo rispetto agli anni precedenti, che fotografa un peggioramento generale.
Sud Sardegna: performance tra le più critiche in Italia
Il Sud Sardegna si conferma tra le province più penalizzate dell’intera indagine, con risultati particolarmente negativi in ambiti chiave e una distanza marcata rispetto ai territori più sviluppati.
Sicurezza sociale
La provincia chiude la classifica nazionale in questa dimensione, penalizzata dai nuovi indicatori 2025 legati ai NEET, agli omicidi stradali, alle morti per abuso di alcol o stupefacenti e all’affollamento carcerario. Cagliari, pur con dati migliori, si ferma al 105° posto.
Popolazione
Il Sud Sardegna condivide l’ultima posizione con Oristano a causa del forte calo demografico, della bassa natalità e dell’elevato indice di vecchiaia. Cagliari si colloca invece al 12° posto, mostrando una maggiore vitalità.
Sistema salute
La provincia del Sud Sardegna risulta ultima anche in questa categoria, peggiorando il risultato del 2024. La nuova sottodimensione sugli indicatori ospedalieri e sulla mobilità extraregionale incide fortemente sul punteggio complessivo.
Affari e lavoro
Cagliari si colloca al 78° posto, mentre il Sud Sardegna scende ancora più in basso, evidenziando un gap strutturale rispetto al Centro-Nord.
Istruzione e formazione
Cagliari ottiene il 46° posto, un risultato intermedio che riflette situazioni diversificate all’interno del territorio regionale.
Ambiente
In questa dimensione Cagliari si posiziona al 53° posto, lontana dalle province leader come Bolzano e Bologna ma comunque sopra la metà della graduatoria.
Reati e sicurezza
La provincia registra un dato critico, fermandosi al 105° posto, in un contesto nazionale che vede Milano ultima e Ascoli Piceno in testa.
Turismo e cultura
Il Sud Sardegna resta indietro, mentre Cagliari si conferma tra le “sorprese positive”, sostenuta dal turismo, dai servizi e da una qualità della vita urbana in crescita, oggi più vicina agli standard del Centro Italia.
Reddito e ricchezza
Il Sud Sardegna si colloca nelle ultime posizioni, mentre Cagliari raggiunge il 52° posto, dietro alle province più ricche come Milano, Bolzano e Firenze.
Il contesto nazionale: Milano prima, Caltanissetta ultima
Milano mantiene la leadership grazie a servizi, infrastrutture e dinamismo economico. Seguono Bolzano e Bologna. In fondo alla classifica si trovano Caltanissetta, Crotone e Reggio Calabria. Bolzano primeggia in molti capitoli, mentre Milano, pur ultima in sicurezza, conserva il primato complessivo.
Il Sud rimane fragile ma mostra segnali di ripresa
Il Sud Sardegna rispecchia una tendenza più ampia: dopo anni di arretramento alcune realtà meridionali iniziano a risalire. Cagliari e Lecce rappresentano i casi più significativi, mentre Bari mantiene stabilità e Potenza e Campobasso recuperano posizioni. Persistono invece criticità evidenti in territori come Caltanissetta, Trapani e Reggio Calabria. Il divario Nord-Sud non scompare, ma si ridefinisce all’interno del Sud stesso, dove emergono nuove polarizzazioni socioeconomiche.
Le parole degli esperti
Secondo Marino Longoni, condirettore di ItaliaOggi, cresce la frattura tra Centro-Nord e Sud. Attilio Lombardi di Ital Communications ribadisce l’importanza della comunicazione nella lettura delle dinamiche territoriali. Il professor Alessandro Polli della Sapienza evidenzia la vulnerabilità crescente del Mezzogiorno e il consolidamento del primato delle province del Centro-Nord.
Conclusioni: il Sud Sardegna come area prioritaria
L’Indagine 2025 richiama a interventi urgenti nel Sud Sardegna soprattutto in sicurezza sociale, sistema salute, politiche demografiche e attrattività per i giovani. La fotografia emersa indica la necessità di strategie integrate per colmare un divario che oggi appare ancora più marcato rispetto al passato.