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Caccia ai piromani di Punta Molentis, trovati 3 inneschi: individuata un’auto sospetta

Indagini sul rogo che ha incenerito la spiaggia paradiso di Villasimius
La Redazione

Caccia ai piromani di Punta Molentis, trovati 3 inneschi: individuata un’auto sospetta

Caccia ai piromani di Punta Molentis, trovati 3 inneschi: individuata un’auto sospetta. Un’auto sospetta e 3 inneschi trovati. Le indagini sul devastante incendio che domenica ha colpito Punta Molentis proseguono senza sosta. Il Corpo forestale della Regione Sardegna lavora per ricostruire l’origine del rogo che ha mandato in fumo ettari di macchia mediterranea, distrutto decine di auto e messo in pericolo la vita di centinaia di turisti, tratti in salvo grazie al pronto intervento della Guardia Costiera, dei Vigili del Fuoco, del 118 e delle forze dell’ordine.

Al momento, il Corpo forestale non conferma ipotesi ufficiali, ma alcune testimonianze, come si legge sul quotidiano L’Unione Sarda oggi in edicola, segnalano la presenza di un’auto sospetta che avrebbe lasciato la zona pochi minuti prima che le fiamme si propagassero. Gli agenti stanno verificando ogni elemento utile, comprese le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza e le dichiarazioni di chi si trovava sul posto.

Nel frattempo, la Forestale ha intensificato l’attività di contrasto al fenomeno incendiario in tutta l’Isola. A San Giovanni Suergiu, in provincia di Iglesias, gli agenti hanno arrestato due uomini, colti in flagranza mentre si trovavano nelle vicinanze di un’area boschiva colpita dalle fiamme.

Gli inneschi

Secondo quanto riportato da La Nuova Sardegna, gli inquirenti hanno rinvenuto tre inneschi pronti all’uso, elemento che rafforza l’ipotesi dell’origine dolosa del rogo.

Gli incendi, alimentati dal vento di maestrale, continuano a mettere in ginocchio il territorio sardo. L’estate 2025 registra già decine di migliaia di ettari bruciati, con danni incalcolabili a boschi, campagne, infrastrutture e all’intero ecosistema isolano.

Il Corpo forestale chiede la massima collaborazione da parte dei cittadini. Chiunque noti movimenti sospetti o fiamme, anche minime, può contattare il numero verde 1515. Ogni segnalazione tempestiva può salvare vite, paesaggi e comunità. Le forze dell’ordine proseguiranno le indagini su ogni fronte per assicurare alla giustizia i responsabili degli incendi che devastano la Sardegna.

Il sopralluogo

Nel pomeriggio di oggi il procuratore della Repubblica di Cagliari, Rodolfo Sabelli, si recherà a Punta Molentis per un sopralluogo nell’area colpita dal devastante incendio di domenica scorsa. Lo affiancheranno il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Regione Sardegna, Gianluca Cocco, e il magistrato incaricato di seguire le indagini.

L’obiettivo della visita consiste nel raccogliere elementi utili per ricostruire l’origine e la dinamica del rogo che ha colpito uno dei tratti più suggestivi e affollati della costa di Villasimius. Le fiamme, spinte da un intenso maestrale, hanno ridotto in cenere la pineta e la macchia mediterranea del promontorio, distrutto decine di veicoli parcheggiati a ridosso della spiaggia e messo in pericolo centinaia di turisti, costretti a mettersi in salvo via mare.

Gli inquirenti intendono valutare da vicino l’estensione dei danni e acquisire ulteriori informazioni utili per l’inchiesta in corso. Le autorità ambientali e giudiziarie stanno approfondendo diverse ipotesi, tra cui quella dolosa, e proseguono con l’analisi dei filmati di videosorveglianza e delle testimonianze raccolte nei giorni successivi all’evento.

La zona colpita, tutelata da vincoli ambientali e paesaggistici, rientra in una delle aree naturali più importanti della Sardegna. Il sopralluogo odierno rappresenta un passaggio fondamentale nel percorso investigativo e rafforza l’attenzione delle istituzioni sulla tutela del territorio e sul contrasto ai reati ambientali.

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