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Caro parcheggi al Poetto di Cagliari, Fi: “Il Comune fa cassa con la scusa dell’ecologia”

Il segretario forzista Serra: “Ma quale mobilità sostenibile, è una stangata alle famiglie”
La Redazione

Caro parcheggi al Poetto di Cagliari, Comune nel mirino

Le nuove tariffe per i parcheggi al Poetto di Cagliari accendono la polemica politica. A puntare il dito contro l’amministrazione comunale è Alessandro Serra, segretario cittadino di Forza Italia, che non usa mezzi termini: “Altro che mobilità sostenibile: siamo davanti all’ennesimo salasso ai danni dei cittadini”.

Nel mirino del partito di opposizione finiscono le scelte legate alla gestione della mobilità nel litorale cagliaritano, a cominciare dalla recente riorganizzazione dei parcheggi. “Prima – attacca Serra – hanno ridotto drasticamente il numero degli stalli, poi ne hanno riservato una parte per blandire i residenti e adesso arriva il vero volto di questa politica: tariffe esagerate, mascherate da svolta ecologica”.

Secondo Forza Italia, l’aumento dei costi per la sosta non ha nulla a che vedere con la tutela ambientale, ma rappresenta l’ennesimo balzello a carico dei cittadini. “Si parla di incentivare il trasporto pubblico – prosegue Serra – ma in realtà si colpiscono le famiglie e i lavoratori che non hanno alternative. È una politica ipocrita e punitiva, che maschera sotto il nome della sostenibilità un chiaro intento di fare cassa”.

La Tari

Il segretario azzurro paragona l’attuale situazione alla questione Tari, la tassa sui rifiuti, anch’essa oggetto di forti critiche nei mesi scorsi. “Anche lì – ricorda – si è parlato di tutela ambientale, ma il risultato è stato un aumento vertiginoso delle tariffe, calmierato solo con i 9 milioni di euro stanziati dalla Regione, che comunque sono soldi dei cittadini”.

Serra denuncia infine quella che definisce “una visione elitaria della città”, in cui si restringe l’accesso agli spazi pubblici e si impone un modello insostenibile per chi non può permettersi auto elettriche, bici di ultima generazione o servizi alternativi a pagamento. “Non è progresso – conclude – è esclusione sociale travestita da innovazione. Una città che si dice inclusiva non può permettersi di penalizzare chi ha meno possibilità”.

Il dibattito è aperto, e con l’estate alle porte il tema della viabilità e dei parcheggi al Poetto si prepara a diventare uno dei nodi più caldi della stagione.

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