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Fabio Pisacane Fabio Pisacane

Cagliari, zona retrocessione a 3 punti di distanza

Solo 2 pareggi nelle ultime 6 sfide. I rossoblù non vincono da settembre. Pisacane: “Serve più cattiveria”
La Redazione

Pisacane dopo Lazio-Cagliari: “Serve più cattiveria”

Fabio Pisacane affronta la sconfitta contro la Lazio con lucidità e determinazione. Il tecnico del Cagliari riconosce la superiorità dei biancocelesti nei singoli episodi, ma sottolinea la crescita della squadra. «Quando si perde bisogna rimproverarsi qualcosa – spiega – ma la differenza l’ha fatta la qualità dei singoli. Abbiamo avuto un buon atteggiamento, anche se alla fine contano i punti». L’allenatore apprezza il recupero di giocatori chiave e ribadisce che solo il lavoro quotidiano potrà portare risultati concreti.

Avanti con fiducia

Nonostante il risultato negativo, Pisacane guarda avanti con ottimismo. «Abbiamo creato occasioni anche nella ripresa – afferma – e non ci siamo mai disuniti. Il nostro percorso resta chiaro: credere in ciò che facciamo». Il tecnico insiste sulla necessità di aumentare la cattiveria sotto porta e di mantenere serenità e fiducia. «Vogliamo giocare con personalità, senza snaturarci», ribadisce.

Una classifica che preoccupa

Il Cagliari mostra segnali di miglioramento rispetto alla gara con il Sassuolo, ma i problemi restano numerosi. La squadra sarda deve continuare a guardarsi alle spalle: la terzultima posizione dista solo tre punti. Le sconfitte salgono a cinque, e la vittoria più recente risale al 19 settembre. Nelle ultime sei gare sono arrivati soltanto due punti: un ruolino da zona retrocessione.
Nonostante lo zero di ieri, il Cagliari rimane tra le squadre più prolifiche del fondo classifica, ma gli attaccanti non riescono più a incidere. Belotti e Felici restano i migliori marcatori con due gol a testa, mentre i centrocampisti non hanno ancora trovato la via della rete. Pisacane ha provato a scuotere la squadra inserendo Kilicsoy, ma l’unica vera occasione è arrivata dai piedi del solito Pavoletti. Esposito e Gaetano faticano a imporsi, Borrelli ci mette grinta ma non basta, e Luvumbo non riesce più a saltare l’uomo con la stessa facilità. Il bicchiere mezzo pieno resta il coraggio del primo quarto d’ora, i progressi di Folorunsho e il ritorno in difesa di Mina e Luperto, pedine fondamentali per la solidità del gruppo.

Giovani, errori e coraggio

Pisacane difende i suoi giocatori e rivendica la scelta di puntare su una rosa giovane. «Quando scegli di crescere con i giovani, devi accettare l’errore – spiega –. Non possiamo condannarli, ma aiutarli a migliorare». Il tecnico riconosce l’importanza dell’esperienza di Mina e Luperto e il percorso di crescita di Palestra, capace di contenere a lungo Isaksen prima della giocata decisiva del talento biancoceleste.

Testa al Como

Ora lo sguardo si sposta alla prossima sfida contro il Como. Pisacane chiede ai suoi di mantenere cuore e lucidità: «In Serie A non esistono gare facili, ma se lasciamo tutto in campo, i punti arriveranno». Il tecnico resta fiducioso, convinto che il lavoro, la serenità e la fame possano ancora cambiare il destino del Cagliari.

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