Seguici

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy

Brutale pestaggio a Selargius, 4 contro uno: “Picchiato e derubato, tra i bulli anche una ragazza”

Un 20enne preso a pugni e finito al pronto soccorso: “Erano più piccoli di me, mi hanno circondato e levato gli occhiali”. Il racconto choc
La Redazione

Uno studente universitario nel mirino di una baby gang, volano pugni e botte a Selargius

Circondato, pestato e derubato da tre giovani che, in pochi minuti, sono fuggiti con il suo borsellino e il codice fiscale.

La vittima, un ventenne, lasciato dolorante per terra in via Gallus a Selargius.

Il grave episodio viene raccontato a Cagliari News dalla madre della vittima, un 20enne studente all’Università. “Mio figlio era con un’amica quando è stato avvicinato, senza motivo, dal gruppetto di bulli. Erano tre maschi e una femmina. Quest’ultima è rimasta ad assistere al pestaggio, mettendosi a ridere”.

Il gruppetto ha iniziato a provocare il figlio: "Era l'1 di notte".

"Quando gli hanno strappato via gli occhiali ha reagito e, a quel punto, è stato circondato e picchiato. Gli hanno portato via il portafoglio con dentro 12 euro e il codice fiscale".

Il malcapitato è stato già al pronto soccorso, per fortuna è più il dolore misto a rabbia che i danni reali a farla da padrone.

Brutale pestaggio a Selargius, in quattro contro 1

"Ha ematomi al naso e un occhio nero. Poteva andare molto ma molto peggio", prosegue la mamma del ventenne mentre lui, dopo non aver dormito per un solo secondo per quasi ventiquattro ore, finalmente si sdraia e cerca di riposare nel letto della sua camera a Selargius.

"Sta valutando se sporgere o meno denuncia alle forze dell'ordine per il brutale pestaggio subìto a Selargius", prosegue la donna.

Alla fine, però, denuncia o non denuncia, rimane il racconto, articolato e dettagliato, di una madre che ha visto il figlio uscire di casa serenamente, in un sabato sera qualunque.

Di sicuro, non si sarebbe mai aspettata di rivederlo dopo qualche ora col volto tumefatto e dolorante: "Gli aggressori erano più piccoli di mio figlio, forse ancora minorenni".

"Mi chiedo, mettendomi anche io nel mezzo, dove abbiamo fallito noi genitori nel momento in cui non sappiamo cosa vadano a fare i nostri figli, ancora piccoli, una volta varcata la porta di casa".

Per ricevere gli aggiornamenti di Cagliari News nella tua casella di posta, inserisci la tua e-mail nel campo sottostante.

Premendo il pulsante Iscriviti, confermi di aver letto e di accettare la nostra Informativa sulla privacy