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“È pedofilo”, Valerio Saba si suicidò a Guspini ma le accuse social erano false: 4 indagati

Il 28enne si tolse la vita a gennaio 2023 dopo alcune frasi scritte in un gruppo Fb del paese. Tra un mese si apre il processo contro quattro persone che lo diffamarono
La Redazione

Il 28enne Valerio Saba si suicidò, impiccandosi a Gupini, dopo alcune accuse su Facebook di essere pedofilo

Non avrebbe retto alla gogna mediatica e l’avrebbe fatta finita nelle campagne di Guspini dopo alcuni messaggi mandati ai parenti più stretti, in primis la madre. Ma il 28enne Valerio Saba, additato come “pedofilo” a Guspini, non lo era.

E adesso ci sono quattro persone, per il momento solamente indagate, che potrebbero finire a processo laddove venissero confermate-accertate le loro responsabilità. A darne notizia è il Corriere della Sera.

Valerio Saba, suicida dopo l’accusa di essere pedofilo a Guspini

Il calvario era iniziato a Guspini, quando un ragazzino aveva confessato di essere stato avvicinato da un uomo.

Al bimbo di 7 anni si aggiunse una bimba di undici, anche lei avrebbe puntato il dito conto Saba.

Meglio, contro la sua auto, di un colore particolare. Ma i parenti hanno sempre sosenuto che ci fossero altre macchine della stessa identica cromatura a Guspini.

"Nelle ore in cui i bambini dicevano di essere stati avvicinati dal pedofilo», afferma la sorella Vanessa, "Valerio neanche era a Guspini, era altrove, lontano, come hanno attestato le tracce sul gps dell’auto".

Un giovane tranquillo, lavoratore al mercato ortofrutta.

"Eppure il percorso per riabilitarlo non è stato semplice", dice l’avvocato Enrico De Toni, che con la collega Carmen Deiana assiste la famiglia, al Corriere della Sera. "Le nostre querele per diffamazione sono state dapprima archiviate e infine il gip ha disposto l’imputazione coatta per quattro dei dodici individuati".

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