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Da part time involontario a full time: arrivano gli incentivi in Sardegna

Stanziamento da un milione di euro della Regione per rafforzare l’occupazione stabile
La Redazione

Da part time involontario a full time: sì agli incentivi in Sardegna

Da part time involontario a full time: sì agli incentivi in Sardegna. La Regione Sardegna ha deciso di investire un milione di euro per contrastare il fenomeno del part-time involontario, una condizione che colpisce in modo particolare le donne. Molte lavoratrici si trovano costrette a orari ridotti e a stipendi più bassi, con conseguenze dirette sulla qualità della vita e sulle prospettive di carriera.

Le linee di indirizzo della misura puntano a rafforzare l’occupazione stabile. Le aziende che trasformano contratti part-time a termine in rapporti di lavoro a tempo pieno e indeterminato riceveranno un incentivo mirato. La Regione coprirà fino al 75% della retribuzione lorda annua per le donne e per i giovani fino a 34 anni. L’intervento garantirà il 70% per i lavoratori tra i 35 e i 49 anni e il 65% per chi ha più di 50 anni.

L’obiettivo del provvedimento riguarda non solo l’incremento dei contratti stabili, ma anche la riduzione delle disuguaglianze che penalizzano le categorie più fragili del mercato del lavoro. La Regione intende così offrire più sicurezza economica e migliori condizioni di vita, favorendo una crescita equilibrata dell’occupazione.

L’iniziativa rientra nell’aggiornamento del Piano attuativo regionale collegato al Programma nazionale per la Garanzia di occupabilità dei lavoratori (GOL). Questo programma di riforma delle politiche attive mira a innovare gli strumenti di sostegno all’occupazione e a rendere più efficace il legame tra domanda e offerta di lavoro.

Gli assessori regionali sottolineano che il sostegno economico rappresenta una leva importante per incoraggiare le imprese a investire nel capitale umano. Le aziende potranno così ridurre i costi iniziali legati all’assunzione e garantire opportunità concrete a chi vive situazioni di precarietà.

Con questo intervento la Regione Sardegna sceglie di rafforzare le politiche attive del lavoro, sostenere l’occupazione femminile e giovanile e contrastare un fenomeno che per anni ha frenato la crescita professionale di molte persone.

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