Rimandato al 9 luglio il processo contro Tonino Becciu, fratello del cardinale Angelo Becciu, il vescovo di Ozieri Corrado Melis, e altri sette imputati. L’accusa mossa dal tribunale di Sassari è quella di aver usato per fini privati 2 milioni di euro di fondi dell’8 per mille e 100mila euro della Segreteria del Vaticano destinati alla Diocesi ozierese.
Era fissata per oggi l’udienza di apertura del processo ed è stata rinviata a luglio per legittimo impedimento dell’avvocato della difesa, Ivano Lai, che assiste gli imputati ecclesiastici.
I sei imputati – Becciu, il vescovo di Ozieri Melis, il direttore della Caritas don Mario Curzu, il parroco di San Nicola ed economo della Diocesi don Francesco Ledda; Giovanna Pani e Maria Luisa Zambrano – sono accusati di peculato e riciclaggio mentre gli altri tre – il parroco di San Francesco don Roberto Arcadu, Franco Demontis e Luca Saba – dovranno rispondere dei reati di false dichiarazioni al pm e favoreggiamento.
L’inchiesta aperta a Sassari si lega al processo, concluso nel dicembre 2023, del Tribunale vaticano che ha visto la condanna a cinque anni e sei mesi del cardinale Angelo Becciu per la gestione dei fondi della Segreteria di Stato e per la compravendita del palazzo di Londra.
Fra le motivazioni di quella sentenza c’è proprio il giudizio sui fondi destinati alla cooperativa Spes, guidata dal fratello del cardinale sardo. “Il tema centrale – si legge nel documento – resta uno e uno soltanto: la illiceità della donazione, in quanto effettuata a favore di propri congiunti e quindi in violazione delle già citate norme dell’ordinamento con conseguente uso illecito delle somme di cui il pubblico ufficiale dispone”.
Gli avvocati difensori, Ivano Lai e Antonello Patanè, respingono le accuse rivolte ai loro assistiti sostenendo da una parte il contrasto del procedimento con l’articolo 7 della Costituzione e con il Concordato tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica. Dall’altra rivendicano l’assoluta liceità del comportamento degli imputati, che hanno usato le somme ricevute esclusivamente per fini caritativi.