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Violenza a Oristano, ingessato alle gambe aggredisce medici e infermieri al Pronto soccorso

Arrestato un 54enne pluripregiudicato
La Redazione
Immagine simbolo della Polizia.

Oristano, ingessato alle gambe aggredisce medici e infermieri al Pronto soccorso

Oristano, ingessato alle gambe aggredisce medici e infermieri al Pronto soccorso . Scene di violenza all’ospedale San Martino di Oristano, dove un 54enne pluripregiudicato ha aggredito personale sanitario e agenti di Polizia. L’uomo, ricoverato nel reparto di psichiatria, aveva entrambe le gambe ingessate ma riusciva comunque a muoversi e colpire chiunque tentasse di fermarlo.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il paziente ha iniziato la sua azione violenta prendendo di mira una dottoressa in servizio. La situazione è degenerata in pochi istanti, costringendo il personale a chiedere l’intervento delle Volanti. Gli agenti, entrati nel reparto, hanno tentato di contenerlo, ma l’uomo ha reagito con estrema aggressività anche nei loro confronti.

Neppure una forte sedazione ha fermato la sua furia. Nei giorni successivi, la Polizia di Stato ha dovuto intervenire più volte nel reparto psichiatrico per garantire la sicurezza del personale. Gli agenti hanno piantonato il paziente fino alla sua traduzione in carcere.

Dapprima sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio, il 54enne è finito in stato di arresto in flagranza differita grazie alla nuova normativa che tutela i sanitari. Questa legge consente di eseguire una misura precautelare entro 48 ore dai fatti, a condizione che le immagini di videosorveglianza confermino la ricostruzione.

Il personale della Squadra Mobile di Oristano ha poi accompagnato l’uomo nella casa circondariale di Uta, dove un reparto speciale accoglie detenuti con disturbi psichiatrici. Gli inquirenti gli contestano i reati di lesioni personali, danneggiamento e violenza a pubblico ufficiale. Il Giudice delle indagini preliminari lo ascolterà a breve per l’interrogatorio di garanzia.

Determinante, nel primo momento dell’aggressione, è risultato l’intervento dell’agente di Polizia presente al posto fisso dell’ospedale. La sua prontezza ha permesso di evitare conseguenze ancora più gravi per il personale sanitario, già messo a dura prova da un episodio che riaccende il dibattito sulla sicurezza nei presidi ospedalieri.

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