Ora o mai più. Il gruppo FdI in Consiglio regionale chiede chiarezza, trasparenza e fatti concreti per il nuovo stadio erede del Sant’Elia. Presentata un’interrogazione alla presidente della Regione Alessandra Todde e all’assessore ai Lavori pubblici Antonio Piu. L’ex sindaco del capoluogo Paolo Truzzu, ora capogruppo di Fratelli d’Italia nell’assemblea sarda, è stato chiaro: “Abbiamo predisposto tutto – ha detto in conferenza stampa – ora Regione e Comune devono guidare gli uffici verso il risultato finale. O si fa adesso o non si farà più. Ora siamo in attesa dalla Regione del verbale dell’ultima conferenza di servizi. Bisogna accelerare anche per metterci in una condizione di vantaggio rispetto alle altre città candidate per gli Europei del 2032”.
Secondo Fdi ci sarebbero lungaggini incomprensibili. “Se ne parlava – ha detto il consigliere Fdi, Antonello Floris – già dal 2008”. Fausto Piga, primo firmatario dell’interrogazione, l’ha detto in maniera molto chiara:
“Se qualcuno è contrario lo dica subito vogliamo sapere a che punto è attuazione l’accordo di programma: vogliamo vederci chiaro sui tempi. Noi abbiamo consegnato una macchina ben oliata. Chiediamo che il lavoro fatto nella scorsa legislatura non venga disperso: erano stati messi in campo tutti i presupposti per realizzare lo stadio con 50 milioni stanziati in bilancio”.
Corrado Meloni, consigliere Fdi, ha usato una metafora calcistica: “Non vorrei che le polemiche interne alla maggioranza – ha detto – stiano convincendo qualcuno a lanciare il pallone in tribuna”.
In ballo la realizzazione di un impianto da 25mila posti (ma si può arrivare anche a 30mila) che dovrà essere realizzato dopo la demolizione del vecchio Sant’Elia. Il pressing di Fdi è legato al fatto che Cagliari è città candidata agli Europei di calcio del 2032. Ma senza lo stadio la Sardegna sarebbe inevitabilmente esclusa. Stasera in programma un incontro tra Cagliari calcio, Regione e Comune.