Puc approvato al Comune di Cagliari: case popolari e aree pedonali
Il nuovo Piano Urbanistico Comunale (PUC) di Cagliari rappresenta un passaggio cruciale per lo sviluppo della città. Andrea Scano, presidente della Commissione Urbanistica, ha spiegato: “Il Piano Urbanistico è l’atto fondamentale di un consiglio comunale, di una straordinaria complessità ed estremamente articolato. Abbiamo dedicato un anno e mezzo, con venticinque sedute, a discuterlo sempre con serietà e correttezza”.
- Leggi anche Todde in sella e Zedda esulta: con la “Regione amica” stadio, parcheggi e risorse per Cagliari
La città e il passato urbanistico
La città oggi conta circa 146.000 abitanti, un numero inferiore rispetto agli anni ’90, ma le esigenze urbanistiche rimangono complesse, soprattutto considerando l’eredità di decenni di costruzioni non sempre pianificate in modo sostenibile. Scano sottolinea: “In passato si costruiva senza porsi troppi scrupoli rispetto all’ambiente, al paesaggio o alle problematiche legate al rischio alluvioni. Oggi occorre pianificare guardando avanti e tutelando i nostri paesaggi, garantendo sicurezza e fluidità del traffico”.
Cambiamento climatico e mobilità
Il PUC punta a invertire la tendenza delle città plasmate sulle esigenze delle automobili, favorendo pedoni, ciclisti e fasce sociali deboli. Scano evidenzia: “Le risposte possono arrivare da una rete intelligente e ben coordinata di opere: parcheggi di scambio in struttura, parcheggi in zone centrali, miglioramento del trasporto pubblico, percorsi pedonali, piste ciclabili e altro ancora. Tutto deve operare in sinergia e non separatamente”.
Edilizia sociale e rigenerazione urbana
L’attenzione all’edilizia sociale emerge chiaramente: “Nelle zone di espansione IC, il 25% sarà dedicato all’edilizia sovvenzionata, il 15% all’edilizia agevolata, il 50% al social housing e solo il 10% all’edilizia libera. Si tratta di una scelta politica importante che segna una inversione di tendenza rispetto al passato”, afferma Scano.
Opportunità e critiche politiche
Roberto Mura, di Alleanza Sardegna, apprezza alcuni risultati del PUC: “Si vedono chiaramente progetti come la valorizzazione di Is Mirrionis, il futuro Museo di Santa Gilla e la rinascita di Pirri, che mettono a sistema spazi culturali e universitari”. Tuttavia, critica alcune scelte: “Rimane l’immobilismo sul tunnel di Tuvumannu, via Roma resterà incompiuta e Su Stangioni attende soluzioni da anni. Serve un dialogo trasparente e scelte coraggiose”.
Il nuovo PUC
Il nuovo PUC vuole essere un documento dinamico, aperto a future modifiche, in grado di coniugare sostenibilità, tutela del territorio e sviluppo urbano equilibrato. La vera sfida, come sottolinea Scano, consiste nella capacità di guardare avanti e costruire una città moderna senza dimenticare la storia e le esigenze dei cittadini.
Il sindaco Zedda
"Approvato il Piano urbanistico comunale (Puc), strumento fondamentale per lo sviluppo della città", annuncia il sindaco Massimo Zedda, "il percorso, cominciato nelle passate consiliature, è stato caratterizzato, nell’ultimo anno, da incontri pubblici, accogliendo contributi di comitati, associazioni e professionisti.
Cagliari sarà più verde, attrattiva, accessibile e connessa. Nessun quartiere è escluso da una rigenerazione che sarà attenta al cambiamento climatico, all’inclusione sociale e alle politiche abitative, al benessere e alla sicurezza dei luoghi e della popolazione.
Prima della sua entrata in vigore, ci saranno dei passaggi amministrativi e sarà possibile portare ulteriori contributi da parte della popolazione. Sempre nell’ottica del metodo partecipativo che l’amministrazione si è posta sin dai primi giorni".