Niko Pandetta dal carcere di Uta a una comunità terapeutica a Reggio Calabria
Ha lasciato il carcere di Uta, nel Cagliaritano, il cantante neomelodico catanese Niko Pandetta, nipote del boss mafioso Turi Cappello. Il 32enne sconterà il resto della condanna — quattro anni e cinque mesi di reclusione per spaccio di droga ed evasione — in una comunità terapeutica in Calabria.
La decisione è stata presa dal magistrato di sorveglianza di Cagliari, che ha accolto la richiesta presentata dal suo legale, l’avvocato Riccardo Floris.
Sui social è circolato un video che mostra l’artista mentre lascia il carcere sardo.
Pandetta era stato arrestato il 19 ottobre 2024 a Milano dopo che la Cassazione aveva respinto il suo ricorso.
Il cantante risulta inoltre indagato dalla Dda di Palermo in un’inchiesta sul traffico di cellulari e droga nel carcere Pagliarelli.
A far discutere, nei mesi scorsi, era stato un video mostrato durante il concerto “One Day” del trapper Baby Gang, nella notte tra l’1 e il 2 maggio, alla Plaia di Catania.
Il filmato, in cui compariva Pandetta, aveva scatenato polemiche e portato a una perquisizione nel carcere di Rossano, dove il cantante era detenuto.
Nella sua cella gli agenti della polizia penitenziaria avevano rinvenuto un telefono cellulare.