Neonato morto a Settimo, l’autopsia: insufficienza cardiaca acuta
Neonato morto a Settimo, l’autopsia: insufficienza cardiaca acuta. L’autopsia sul piccolo Alessio Vargiu, il neonato di quattro mesi morto lunedì sera a Settimo San Pietro, ha chiarito le cause del decesso. L’esame, svolto all’ospedale Brotzu di Cagliari dal medico legale Roberto Demontis, ha rilevato un’insufficienza cardiaca acuta come causa della tragedia. L’autopsia, durata circa tre ore, è stata disposta dalla Procura di Cagliari, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo. La madre del piccolo risulta indagata come atto dovuto.
Secondo quanto emerge dal rapporto medico-legale, il piccolo Alessio sarebbe rimasto intrappolato accidentalmente nello spazio tra il letto e il comodino nella camera dei genitori, cadendo durante un movimento improvviso. La madre si trovava in una stanza vicina e non ha potuto intervenire in tempo. Il collegamento tra l’incidente domestico e l’insufficienza cardiaca acuta costituisce un elemento chiave dell’inchiesta, che punta a ricostruire con precisione le dinamiche dell’episodio.
L’avvocato Gianluigi Poddighe, che difende la madre, ha annunciato l’intenzione di nominare un proprio consulente tecnico per esaminare i risultati dell’autopsia. Nel frattempo, i carabinieri hanno completato l’audizione dei familiari, che risultano profondamente scossi per la perdita improvvisa del neonato.
La Procura proseguirà l’indagine sulla base delle evidenze emerse dall’autopsia, valutando eventuali responsabilità e le circostanze che hanno portato alla tragica morte. L’esame autoptico ha confermato quanto i primi rilievi avevano indicato, chiarendo in maniera determinante la causa naturale del decesso.
La comunità di Settimo San Pietro segue con attenzione l’evolversi della vicenda, tra cordoglio e attesa di ulteriori aggiornamenti dall’indagine. L’autopsia, in questo contesto, rappresenta lo strumento centrale per fare luce sulla tragedia e fornire risposte certe alla famiglia e alle autorità giudiziarie.
