Morta a Sinnai dopo una puntura di antibiotico, è ancora giallo. L’autopsia eseguita dal medico legale Roberto Chighine sul corpo della 65enne di Sinnai, Paola Pusceddu, non ha sciolto tutti i dubbi sulle cause della morte. La donna era andata in uno studio medico per farsi fare una puntura di antibiotico perchè, da qualche giorno, non stava bene. Subito dopo l’iniezione si è sentita male ed è morta all’interno della struttura di via Trieste, sotto gli occhi disperati dei dottori e dell’unica figlia, Martina Amaranto. L’arrivo dei soccorsi del 118 è stato, purtroppo, inutile. La verità si conoscerà tra almeno due mesi, quando arriveranno i risultati degli esami istologici, come da prassi. Solo a quel punto il decesso della donna potrà avere una piena e corretta classificazione.
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Morta dopo la puntura dell’antibiotico a Sinnai, spazio per il dolore
Nell’attesa degli esiti, c’è spazio solo per il dolore che sta vivendo una famiglia, improvvisamente distrutta. Paola Pusceddu era vedova e abitava a Sinnai con la figlia, laureata nel settore delle lingue. Nessuno si sarebbe mai aspettato una simile reazione del corpo della donna a una puntura di antibiotico, nelle primissime ore successive al decesso la pista principale seguita è stata quella di uno choc anafilattico. Il corpo della Pusceddu è stato restituito ai cari per le esequie: saranno celebrate lunedì 23 giugno, alle sedici, a Sinnai nella chiesa di Sant’Isidoro. E saranno sicuramente tanti i sinnaesi, ma anche persone che vivono in altri paesi dell’hinterland di Cagliari, a voler salutare per l’ultima volta Paola Pusceddu e cercare di consolare la figlia Martina e tutti gli altri parenti.
