I suoi colleghi e superiori militari, poi i sacerdoti di San Leonardo e de La Salle direttamente da Monserrato. Ancora, il sindaco Tomaso Locci e vari assessori e consiglieri comunali monserratini: tutti uniti nel dolore per Mario Picciau.
E tutti presenti per il funerale, celebrato nella chiesa di Sant’Ambrogio, del finanziere di 50 anni morto due giorni fa nell’auto accanto alla moglie.
Il malore improvviso tra Sinnai e Maracalagonis, i soccorsi che arrivano subito ma la triste consapevolezza, che cresce minuto dopo minuto, che non c’è più nulla da fare.
Lui, pilastro di una famiglia conosciutissima e stimatissima non solo a Monserrato, padre di 3 figli che, ora, dovranno farsi forza e andare avanti, insieme alla mamma, sapendo che il nome del padre sarà sempre tenuto alto da tutti per ciò che è stato.
Un finanziere, un uomo dello Stato, un cantore nel coro della parrocchia, un volontario, una persona sempre disponibile e pronta ad aiutare davvero tutti, anche chi aveva appena conosciuto e gli chiedeva un consiglio o un parere su questo o quel tema.
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Lui, Mario Picciau, il “gigante buono”, c’era sempre, col suo sorriso e la sua semplicità di persona che aveva avuto dalla vita i doni più belli: una famiglia solida e felice, ancora prima due genitori stimati da tutta la comunità monserratina e tanti, tanti amici.
C’erano anche loro, oggi, con gli occhi gonfi di lacrime, tra le bancate della chiesa, mentre veniva recitata la “preghiera del militare” e mentre venivano donate al figlio più piccolo le effigi ufficiali che indossa solitamente ogni finanziere. “Mario, ora continua a seguirci e proteggerci tutti da lassù”.