Il centro HIV dellāAzienda Ospedaliero universitaria di Monserrato ĆØ stato smantellato e trasferito nellāarco di 48 ore al San Giovanni di Dio, il vecchio ospedale civile. Nessuna informazione sullo spostamento fino a stamattina agli utenti che si sono recati a fare un test HIV, cosƬ come ai pazienti in terapia. Ma il disagio non si limita alla mancata informazione. Ć creato dalla necessitĆ di doversi recare in due centri diversi distanti tra loro, Cagliari e Monserrato, distanti 6 km, per fare le stesse cose che prima si facevano in un unico centro.
Fino a ieri, infatti, i pazienti con HIV che si recavano a fare i controlli al Policlinico dove potevano contestualmente ritirare i farmaci nella farmacia ospedaliera, come funziona anche nellā altro centro per HIV in cittĆ . Da oggi invece dovranno recarsi prima a ritirare la prescrizione al San Giovanni di Dio e poi spendere unāaltra mattinata per recarsi a Monserrato alla farmacia ospedaliera, con tutti i problemi di orari di accesso e flessibilitĆ che questāultima ha sempre mostrato.
Stupisce che unāazienda che ha al suo interno un settore di eccellenza e uno staff di professionisti riconosciuti e radicati sul territorio che lavorano con efficienza in un campo delicato come lāHIV da oltre 20 anni, con una modalitĆ di relazione con i propri pazienti da portare ad esempio perchĆ© non scontata, decida di spostarli come una pedina senza tener conto di tutti i disagi elencati.
Ci chiediamo se sia possibile ipotizzare una situazione peggiore: anzichĆ© incentivare lāaderenza alle terapie si scoraggiano i pazienti. Ad esempio, una persona che lavora in proprio perderĆ due giorni tra visita e ritiro farmaci, cosƬ come il dipendente che dovrĆ assentarsi più volte e avrĆ bisogno di chiedere permessi, oppure ancora peggio un lavoratore in nero senza diritti che pur di non rischiare di perdere il lavoro, rinuncerĆ ad andare a ritirare i farmaci interrompendo la terapia. Per non parlare di pazienti invalidi sottoposti due volte allo spostamento.
Ricordiamo anche che lāambulatorio di Monserrato ha offerto per anni una garanzia di privacy con un accesso diretto riservato ai pazienti, ma questo non sarĆ più possibile nel nuovo ambulatorio allāingresso di che gode di un grande afflusso e visibilitĆ .
Chiediamo e speriamo che lāAzienda voglia tornare sui propri passi e garantisca almeno il ritiro dei farmaci nella stessa sede in cui il centro ĆØ stato trasferito. La salute e il mantenimento in salute delle persone con HIV sono un bene prezioso per tutta la collettivitĆ di cui lā Azienda sanitaria deve rispondere facendosene garante, attraverso azioni di consapevolezza, mettendo la tutela e lāattenzione ai pazienti prima di ogni altro interesse.