Mondiali per trapiantati, brilla la Sardegna: protagonisti 2 cognati di Settimo
Mondiali per trapiantati, brilla la Sardegna: protagonisti 2 cognati di Settimo. La Sardegna si conferma protagonista ai Mondiali per trapiantati W.T.G. di Dresda, in Germania, grazie alla grinta e al talento di quattro atleti partiti da Settimo San Pietro. La spedizione isolana ha superato le aspettative e ha conquistato quattro medaglie, due d’argento e due di bronzo, portando in alto i colori sardi e l’orgoglio di una comunità che da anni sostiene la cultura della donazione.
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Il grande protagonista del tennis è stato Enrico Pitzalis, che ha conquistato l’argento nel doppio misto e il bronzo nel singolare. Al suo fianco, non solo come compagno di squadra ma anche come parte della famiglia, c’era Paolo Perra, cognato di Pitzalis. I due hanno condiviso l’esperienza mondiale con un legame che va oltre il campo sportivo. La loro presenza congiunta ha dato un segnale forte: lo sport e la solidarietà possono unire le persone e le famiglie in una battaglia comune per la vita.
La pattuglia sarda non si è fermata al tennis. Gianni Fadda ha brillato nell’atletica leggera, conquistando l’argento nei 1500 metri e il bronzo nei 400. Fabrizio Soddu ha invece chiuso con un’ottima prestazione la Road Race, mentre Paolo Perra, oltre al tennis, si è cimentato nella petanque, arricchendo il bagaglio di esperienza del gruppo.
Il presidente dell’associazione Prometeo, Pino Argiolas, ha espresso soddisfazione: “Questi nostri trapiantati hanno promosso la donazione dimostrando che il trapianto è vita. Senza il gesto generoso delle famiglie dei donatori e senza il lavoro instancabile del personale sanitario dei centri trapianto, tutto questo non sarebbe stato possibile”.
I 2 cognati
Il successo dei cognati Perra e Pitzalis insieme agli altri atleti di Settimo San Pietro rappresenta non solo un traguardo sportivo, ma anche un messaggio di speranza. Gli atleti trapiantati chiedono maggiore sostegno economico da parte delle istituzioni, perché il loro impegno e i loro risultati meritano lo stesso riconoscimento riservato ad altre categorie di sportivi.
La Sardegna, grazie a questa piccola ma combattiva squadra, ha dimostrato ancora una volta che la forza della vita e il valore della donazione possono trasformarsi in medaglie e, soprattutto, in esempio per tutti.