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Molentargius, argini ultra resistenti: “Così tuteliamo produzione del sale e fenicotteri”

Il mega piano da 9 milioni segna una svolta importante per l’area umida: tutti i dettagli
La Redazione

Molentargius, al via i lavori di consolidamento degli argini: un futuro più sicuro per fenicotteri ed ecosistema

Sono iniziati ufficialmente i lavori di consolidamento degli argini nelle vasche salanti del Parco di Molentargius, nell’area che da viale Colombo a Quartu conduce fino allo specchio d’acqua antistante l’Idrovora del Rollone.

Un intervento atteso da anni e considerato strategico per la tutela dell’avifauna, in particolare dei fenicotteri rosa, simbolo indiscusso dell’area umida cagliaritana.

Il cantiere riguarda un tratto di circa tre chilometri e prevede un investimento complessivo di 14,5 milioni di euro, interamente finanziati dalla Regione Sardegna.

I dettagli dell’operazione sono stati illustrati in conferenza stampa all’ingresso del parco, alla presenza del presidente del Consorzio di Molentargius Stefano Secci, del direttore dei lavori Gianluca Puddu e del sindaco di Quartu Sant’Elena Graziano Milia.

"Data la rilevanza dell’intervento e la necessità di rispettare i periodi per la nidificazione, saranno necessarie limitazioni lungo il percorso di Is Arenas".

Le restrizioni dureranno circa sessanta giorni consecutivi, durante i quali parte del tracciato resterà interdetto al pubblico.

La riapertura completa è prevista entro la prima metà di gennaio 2026.

Rimane comunque percorribile l’alternativa che da via Don Giordi conduce al Rollone.

L’intervento è parte di un appalto da 9 milioni di euro finalizzato alla risistemazione delle arginature della vecchia salina di Cagliari, compresi i cordoni di protezione.

Un progetto che affonda le sue radici nell’accordo di programma quadro firmato nel 2013 tra Regione e Consorzio del Parco.

"Tutto il parco trarrà beneficio da questa operazione", ha sottolineato Secci. Il miglioramento delle arginature, infatti, ottimizzerà la circolazione delle acque e contribuirà a rafforzare l’equilibrio dell’intero ecosistema".

Le tempistiche sono state influenzate dai vincoli ambientali e paesaggistici che regolano un’area così delicata.

Tra le novità previste, anche la realizzazione di un piccolo parco fotovoltaico, che garantirà autonomia energetica alle pompe dell’Idrovora del Rollone, fondamentali per il ricircolo dell’acqua salata nelle vasche.

Un tassello importante verso una gestione più sostenibile e autosufficiente delle risorse del parco.

L’avvio dei lavori segna così un passo significativo verso la salvaguardia e la valorizzazione di una delle zone umide più importanti del Mediterraneo.

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