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Riempiono di botte un gruppo di giovani alla Marina, 3 ragazzini “terribili” arrestati a Cagliari

Gli aggressori, appena maggiorenni, hanno utilizzato ache un manganello telescopico: i dettagli
Paolo Rapeanu

Tre giovani, tutti poco più che maggiorenni, sono stati arrestati dalla Polizia per aver pestato un gruppo di ragazzi, a Cagliari, nel rione della Marina.

È l’epilogo di un’indagine della Squadra Mobile di Cagliari che ha tratto in arresto tre ragazzi di età compresa tra i 18 e i 19 anni, indagati con altri tre minorenni, tutti privi di precedenti penali, per aver commesso la notte di sabato 9 marzo nella Marina a Cagliari, nella piazza Sant’Eulalia, una violenta rapina ai danni di un giovane e, subito dopo, un grave pestaggio nei confronti di due avventori di un locale notturno pesantemente danneggiato.

Nel primo evento, i tre giovani arrestati a Cagliari per i pestaggi alla Marina, agendo in gruppo, dopo aver strappato dal collo una collanina d’oro, avrebbero colpito ripetutamente la vittima con calci, pugni, lanci di bottiglie in vetro e un manganello telescopico, causandogli la frattura dell’avambraccio

Il secondo pestaggio è avvenuto a danno di altri due ragazzi, clienti di un pub in via Barcellona, aggrediti con lo stesso manganello e ulteriormente colpiti con le sedie e i tavolini del locale che subiva pesanti danni agli arredi e alla vetrina.

Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno consentito di identificare i presunti responsabili grazie anche all’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, utili sia per ricostruire l’entità numerica del gruppo, sia per accertare le modalità operative ma anche la pericolosità sociale e la determinazione nell’agire.

Nella mattinata di ieri, gli agenti hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare, in carcere per il principale degli indagati, degli arresti domiciliari per gli altri due concorrenti, emanata dal gip sulla base dei diversi profili di responsabilità accertati.

Gli altri minorenni coinvolti sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il tribunale per i Minorenni.

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