Morte per annegamento, questa la causa principale del decesso del 16enne Mariano Olla, la notte tra venerdì e sabato scorsi, avvenuto nel tratto di mare tra Su Siccu e Sant’Elia a Cagliari.
Il giovane, residente a Sestu, stava partecipando a un party molto affollato: almeno centocinquanta persone, stando alle indagini svolte sinora dalla polizia.
I risultati dell’autopsia eseguita dal dottor Roberto Demontis al Brotzu sono chiari sull’annegamento, mentre come da prassi bisognerà attendere per avere i risultati degli esami istologici e tossicologici, indispensabili per capire se Mariano Olla avesse bevuto alcolici o, peggio ancora, fatto uso di droghe.
Solitamente trascorrono novanta giorni ma, stavolta, i tempi potrebbero essere un pochino più brevi, circa sessanta giorni. Il corpo è stato dissequestrato e la famiglia potrà celebrare il funerale.
Intanto, dalle indagini della polizia emerge qualche nuovo elemento: alcuni giovani avrebbero visto il sedicenne lanciarsi in acqua, tutto vestito, e l’avrebbero fermato. Ma, forse perchè non c’era un rapporto di conoscenza vero e proprio, se ne sarebbero poi disinteressati.
Resta in piedi l’ipotesi di omissione di soccorso: Mariano Olla poteva essere realmente salvato, soprattutto se, stando ad alcuni testimoni, avrebbe ripetutamente tentato di tuffarsi nel mare, freddo e buio, di Sant’Elia? Tutte domande rimaste, sinora, senza una risposta. A breve, intanto, i familiari del sedicenne potranno tributargli l’ultimo saluto con il funerale, che sarà celebrao con molta probabilità al cimitero di San Michele.