Tra i sardi che hanno deciso di sposare la causa del popolo palestinese c’è anche un uomo di Villaputzu, l’attivista Marco Loi. Già salpato dai mari sardi, primo pit stop inatteso causa maltempo a Barcellona, raggiungerà insieme a tante altre persone – o, almeno, ci proverà – le coste davanti a Gaza, con la Global Sumud Flotilla, per cercare di dare cibo e aiuti umanitari alla popolazione che vive, ormai, tra le macerie della Striscia, nel mirino dell’esercito di Israele dal mese di ottobre del 2023.
Il sindaco di Villaputzu, Sandro Porcu, ha già elogiato pubblicamente Loi: “Marco, nostro concittadino, farà parte della Global Sumud Flotilla, una flottiglia civile che unisce volontari da 44 Paesi diversi, con un unico obbiettivo: rompere il blocco navale su Gaza e portare speranza, solidarietà e aiuti umanitari al popolo palestinese sotto assedio. Siamo profondamente orgogliosi di te, Marco. Il tuo coraggio, silenzioso e determinato, parla a nome di una comunità intera che crede ancora nella possibilità di un mondo più giusto. Buon vento, navigante di pace”.
E lui, in un video registrato prima della partenza, dice di essersi ispirato a figure come quella di Vittorio "Vik" Arrigoni, giornalista e attivista italiano morto proprio nelle carceri di Gaza nel 2011. "Partiremo per Tunisi e ci incontreremo con la flotta tunisina e la flotta spagnola per unirci al popolo palestinese oppresso, contro il genocidio, contro le guerre". Governo israeliano permettendo, visto che dalle parti di Tel Aviv sono stati già chiari: "Gli attivisti saranno trattati come terroristi". Non certo un buon "biglietto" di partenza per la flottiglia.
