Niente da fare per evitare il limite dei liquidi in valigia per chi parte dell’aeroporto di Cagliari, tutta colpa dell’assenza di scanner. La Conferenza europea dell’aviazione civile (Ecac) ha approvato il 25 luglio 2025 una rivoluzione nelle regole sul trasporto di liquidi: ogni contenitore potrà arrivare fino a due litri, purché il volo parta da un aeroporto dotato di scanner EDS‑C3 di ultima generazione.
Questi scanner a tomografia computerizzata generano immagini 3D precise e eliminano l’obbligo di estrarre liquidi e dispositivi elettronici dalla valigia. Ma la rivoluzione non riguarderà Cagliari, dove, almeno per i prossimi tre anni gli scanner non ci saranno, un po’ perché costano tanto e perché non sono obbligatori per legge.
Così, se il trasporto di liquidi in cabina migliora dove si installano scanner avanzati, l’assenza di uniformità tra gli scali crea disorientamento, coi viaggiatori costretti a verificare le regole specifiche di ogni aeroporto prima di partire.
Al momento Italia conta diversi scali attrezzati: Milano Linate, Milano Malpensa (Terminal 1), Roma Fiumicino, Bologna e Torino consentono già contenitori fino a due litri nel bagaglio a mano.
Liquidi in valigia a Cagliari, restano i limiti
Ma Cagliari è senza scanner e non applica la nuova regola. Così scatta di nuovo il limite standard di 100 ml per contenitore, da sistemare in un sacchetto trasparente richiudibile da un litro e presentare separatamente ai controlli.
Assoutenti e Consumerismo No Profit denunciano forte confusione: molti aeroporti dotati di tecnologia avanzata mantengono ancora le vecchie regole. Di conseguenza, passeggeri con profumi, prodotti per la cura o bevande oltre i 100 ml rischiano di scoprire solo al gate che dovranno imbarcarli o lasciarli ai controlli
Se ciò avviene all’ultimo momento, le compagnie applicano tariffe salate: Ryanair chiede da 35,99 a 75 euro, Vueling tra 40 e 75 euro, WizzAir circa 70 euro, EasyJet 65 euro. Per Ita in classe economy light, i costi partono da 60 euro per voli nazionali, 70 per voli europei e possono arrivare a 130 euro per destinazioni intercontinentali come USA o Giappone.
Assoutenti chiede a ENAC di pubblicare una lista aggiornata degli aeroporti che già accettano liquidi fino a due litri, così i passeggeri potranno organizzarsi in anticipo evitando brutte sorprese.