Arrestato a Madrid, dalla polizia spagnola, Salvatore Vespertino, il 38enne latitante originario di Nuoro e uno dei due anarchici condannati in via definitiva a otto anni di reclusione per il ferimento dell’artificiere della polizia Mario Vece, con l’esplosione di un ordigno piazzato davanti a una liberia di Firenze. I fatti risalgono al 2017 e l’uomo risulta latitante dal luglio 2023. Nell’esplosione della bomba l’artificiere perse una mano e un occhio.
Per le ricerche di Vespertino si era costituito un gruppo investigativo formato da personale della Direzione centrale della polizia di prevenzione e della Digos di Firenze che, su delega della Procura fiorentina, ha avviato complesse indagini. Dallo scorso luglio 2023 Vespertino risulta destinatario dell’ordine di esecuzione “per l’espiazione di una pena residua complessiva pari a 5 anni, 6 mesi e 1 giorno di reclusione (con sottrazione del periodo sofferto in esecuzione della custodia cautelare) per i reati di porto abusivo di armi, lesioni personali gravissime e danneggiamento, esteso in campo internazionale”.
Il 38enne fu “individuato come responsabile dell’attentato grazie ad una traccia di Dna lasciata sull’ordigno e rilevata” dalla polizia scientifica, lavoro di analisi “corroborato dagli elementi emersi a seguito di un intenso lavoro investigativo della Digos fiorentina e del personale della Direzione centrale della polizia di prevenzione, che ha poi retto a tutti i gradi del vaglio giurisdizionale”.