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Ladri scatenati dal Medio Campidano al Sulcis, laboratori medici nel mirino: “L’ultimo colpo a Serramanna”

Balordi in fuga con pochi euro, l’ira e la denuncia del presidente dei biologi Enrico Tinti: “In tanti, per guadagnarsi il pane, si arrangiano con piccoli lavori”
La Redazione

Ladri scatenati tra Medio Campidano e Sulcis: laboratori medici nel mirino. L’allarme di Enrico Tinti

Ladri scatenati tra Medio Campidano e Sulcis: laboratori medici nel mirino. L’allarme di Enrico Tinti

Un’ondata di furti di piccola entitĆ  ma di grande impatto sta colpendo da settimane il territorio tra il Medio Campidano e il Sulcis.

A finire nel mirino dei malviventi sono soprattutto i laboratori medici, bersagliati da effrazioni lampo che in pochi minuti causano danni rilevanti per bottini quasi irrisori. L’ultimo episodio ĆØ avvenuto a Serramanna, dove una delle strutture dirette dal presidente dell’Ordine dei Biologi della Sardegna, Enrico Tinti, ĆØ stata visitata dai ladri.

"Oggi va cosƬ", racconta Tinti con amarezza. "Sono entrati nella struttura di Serramanna: hanno rubato 20 euro in monete e scassinato due porte. Hanno lasciato persino il piede di porco incastrato".

Un’azione fulminea, durata appena cinque o sei minuti, sufficiente però a causare danni ben più gravi del denaro sottratto. Secondo Tinti, non si tratta di casi isolati: "Non ĆØ la prima struttura sanitaria in cui entrano. Da Cagliari al Medio Campidano sino al Sulcis, ormai le effrazioni non si contano". Un quadro preoccupante, che mette in luce la fragilitĆ  delle strutture di servizio pubblico e privato, spesso prive di sistemi di sicurezza in grado di scoraggiare raid cosƬ rapidi.

La cosa che più colpisce, però, è la logica dietro questi furti: "Non rubano computer, stampanti o altro. Vogliono solo soldi". Spiccioli, per lo più. Una ricerca disperata di contanti che, nel racconto di Tinti, si mescola a una riflessione più ampia sulle condizioni sociali del territorio.

"Capisco la disperazione della gente — afferma — ma ho conosciuto tante persone che, per guadagnare onestamente 20 euro, si arrangiano con piccoli lavori. In campagna non si trova manovalanza: potrebbero impegnarsi in attivitĆ  fisiche differenti, pulite, e guadagnarsi il pane".

Il presidente dei biologi denuncia anche la situazione di alcuni colleghi, anch’essi vittime ripetute dei ladri: "Un collega ĆØ giĆ  stato scassinato due volte. Gli ho detto che, alla terza, dovrĆ  chiudere il laboratorio e denunciare l’interruzione di pubblico servizio per mancanza di sicurezza".

L’allarme, dunque, non riguarda solo la sicurezza dei locali, ma anche la continuitĆ  delle prestazioni sanitarie in territori giĆ  fragili. Un campanello d’allarme che chiama in causa istituzioni, forze dell’ordine e comunitĆ  locali, affinchĆ© questa escalation non comprometta servizi essenziali per la cittadinanza.

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