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Isili, il pronto soccorso è ko: “Cure impossibili per migliaia di sardi”

Porte chiuse e un cartello “amaro”. Il sindaco Pilia: “Guai se dovesse diventare nuovamente un’abitudine, rispetto per i cittadini”
Paolo Rapeanu
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Chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Isili: una decisione che preoccupa istituzioni e comunità. La chiusura del pronto soccorso dell’ospedale di Isili suscita grande preoccupazione tra i cittadini e le istituzioni locali.

La decisione di chiudere sabato 5 luglio il pronto soccorso, ha sollevato timori e perplessità sul futuro della sanità nel territorio e sulla capacità di garantire un accesso adeguato alle cure mediche di emergenza nella zona.


La chiusura del pronto soccorso compromette l’accesso alle cure mediche di emergenza per i cittadini di Isili e di un ampio territorio, caratterizzato da una situazione di isolamento e disagio piuttosto accentuata.


“La chiusura del pronto soccorso mette a rischio la sicurezza e la salute pubblica, soprattutto in caso di emergenze”, tuona il sindaco di Isili, Luca Pilia. “Chiediamo la piena operatività per garantire l’accesso alle cure mediche di emergenza. La comunità locale, le istituzioni locali e i comitati in difesa della sanità, si sta mobiliteranno per esprimere la propria indignazione e per chiedere soluzioni definitive e concrete che garantiscano l’accesso alle cure mediche di emergenza”.

Pilia rincara la dose e ricorda: “Il problema, per il pronto soccorso, si ripete sempre nel periodo estivo e durante le festività. Occorre un intervento concreto che risolva in maniera definitiva il problema. Non si può lasciare un intero territorio privo di un servizio di fondamentale e vitale importanza. Occorre inoltre intervenire anche sulle problematiche e criticità che riguardano il reparto di medicina, segnalate oramai da diverso tempo”. Non resta altro da fare che incrociare le dita, quindi, e augurarsi che si tratti di un “tilt” temporaneo e non, invece, di un antipasto di quanto già capitato pochi mesi fa.

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