Il botulino colpisce sei persone, con un undicenne in gravi condizioni al Gemelli di Roma, tutti rimasti intossicati a una delle sagre sarde. “Colpa”, così si sa sinora, di tacos e guacamole “contaminati” serviti alla Fiesta Latina a Monserrato (evento subito annullato a Tortolì, col sindaco Ladu che si è ben guardato dal voler far correre anche il minimo rischio, giustamente, ai partecipanti). Nel dubbio, meglio il cartellino rosso dello stop. E sul caso interviene anche l’autorevole voce di Giuliano Frau, presidente regionale dell’Adoc, associazione dei diritti dei cittadini: “La parola d’ordine è una, anzi due: più sicurezza. Quella che purtroppo non c’è mai a nessuna festa in piazza, dove non si può verificare a tutti i chioschisti il rispetto delle regole dell’Haccp”. Frau lo rimarca in modo chiaro: “I carabinieri dei Nas, che svolgono un ottimo e importantissimo lavoro, non possono giustamente essere dapperttutto”.
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Intossicati da botulino, sos sagre
E allora, che fare? “Evitate assolutamente intrugli e salse non confenzionati, il botulino si annida soprattutto lì e, una volta che entra in circolo nel corpo, è diffiicile da debellare. Sono vicino a tutte le persone rimaste intossicate all’evento di Monserrato, spero con tutto il cuore che possano migliorare”. Ma il leader dell’Adoc sarda spinge sulla maggiore sicurezza: “Spettano alle autorità ma, anche, a chi organizza sagre. Non vanno certo criminalizzate tutte. Ma la sicurezza alimentare negli eventi all’aperto dev’esserci a tutti i costi, ne va della salute dei cittadini”. E, soprattuto, “massima cautela. C’è una legge chiara legata all’Haccp che, in qualunque modo, dev’essere finalmente fatta rispettare anche ad ogni evento e sagra che si svolgono, tutto l’anno, in Sardegna”