Alle parole sud e Sardegna vanno aggiunta, in questo inizio d’estate 2025, le parole “emergenza” e “incendi”. Una parte non indifferente dei roghi che hanno colpito la nostra regione nelle ultime settimane si è registrato ben distante dai centri abitati, in quelle campagne e terreni non sempre controllati e “mantenuti” a dovere dai proprietari.
Un rogo simile si è registrato quattro giorni fa nel rione cagliaritano di Sant’Elia, con sterpaglie in fiamme subito domate. Ma è nell’hinterland che si vivono le situazioni peggiori. I sindaci si sgolano: “Abbiamo fatto le ordinanze per la pulizia dei terreni, possiamo mandare gli agenti della polizia Locale a verificare che siano state rispettate”, ma è comunque un grosso lavoro.
Ci sono paesi dove sorgono decine di campi privati lasciati abbastanza a soqquadro, tra erbacce non estirpate e piante morte. Ed è proprio in quei casi che i piromani maledetti, senza virgolette perchè la qualifica ci sta davvero tutta, vincono, hanno gioco facile.
Emergenza incendi nel sud Sardegna
Sei incendi a Selargius, in zone anche non di proprietà del Comune, scoppiati cinque giorni fa. Su Tremini, Su Coddu e a un tiro di schioppo da via San Giovanni. Il sindaco Gigi Concu conosce ormai a memoria l’ordinanza che ha diramato settimane fa: la pulizia delle aree incolte private spetta ai proprietari e non all’amministrazione comunale.
Stesso discorso a Maracalagonis, con la sindaca Francesca Fadda che ha dovuto anche aggiornare e mettere in guardia quasi nel cuore della notte i maresi da un vasto incendio scoppiato, e domato a fatica, nelle zone delle campagne del paese.
A Sarroch il rischio incendi c’è al pari di tanti altri Comuni del sud della Sardegna, e anche lì il Comune invita quanto prima a ripulire tutto, per evitare che il fuoco trovi troppa facilità nel propagarsi e fare danni anche ingenti, divorando ettari su ettari. E la lista di paesi più o meno grossi potrebbe andare avanti per decine di righe.
I Comuni sono comunque attrezzati anche per far capire, non con la carota ma con il bastone, ai proprietari più distratti, che le regole di pulizia dei propri ettari vanno rispettate: le multe variano dai mille sino, in alcuni casi, ai 50mila euro per gli incendi che hanno eventualmente provocato danni seri anche a abitazioni, cose o persone.
Ma, in cuor loro, i primi cittadini continuano a sperare che prevalgano prevenzione e buon senso: anche da parte dei tanti ritardatari che, nonostante i picchi di 40 gradi, non si sono ancora muniti di rastrelli e bustoni.