Si gioca Cagliari-Parma domenica 9 febbraio e, come da ordinanza del sindaco Massimo Zedda, scatta la sospensione per il mercatino Cuore Sant’Elia. Ma il comitato degli espositori non ci sta e chiede una contro ordinanza: “Il Comune ci faccia lavorare sino a mezzogiorno”. Secondo quanto riportato nell’ordinanza, infatti, si tratta di un “provvedimento necessario”, in previsione di un possibile grande afflusso di persone, per la gara prevista alle 15, in sovrapposizione con il consueto mercatino domenicale. “Con la vecchia amministrazione si è sempre fatto il mercatino anche in concomitanza con partite casalinghe giocate contro Napoli e Milan”, spiega Giorgio Atzori del Comitato spontaneo degli Espositori Mercatino Cuore, “a orario ridotto, sino alle 12-12.30, anche sulla base di quanto stabilito dagli incontri fatti con la Confesercenti”.
Al momento, dunque, come confermato dalla Confesercenti, stop al mercatino e, con lo stesso provvedimento dell’amministrazione comunale, “divieto a chiunque di svolgere attività di vendita di oggettistica varia e di qualsiasi altra tipologia di merce nel suddetto piazzale e nelle strade limitrofe per la giornata del 9 febbraio 2025”. I circa seicento hobbisti e partite iva rimangono però in attesa sino a domani, per un dietrofront del Comune laste minute.
E se da una parte, in un certo qual modo, si rimpiange viale Trento, “dove, seppur certe cose non andavano bene, si veniva incontro alle esigenze delle persone anziane”, per il mercatino della domenica il pensiero va a un’altra possibile location. “La Fiera? Ci hanno chiesto 15mila euro mensili. Ma non sarebbe meglio sbloccare una struttura che altrimenti rimarrebbe ferma?”. E ancora, il commento: “Che cosa non sarà quando si faranno i lavori per il nuovo stadio”.
“Chiediamo una contrordinanza e siamo in attesa di una risposta”, spiega Atzori. “Di questo provvedimento non ne sapeva niente la Questura, la Municipale e la Digos”, spiega Atzori che auspica un prossimo incontro con il sindaco Zedda. “Sono tante le persone che attendono di lavorare la domenica al mercatino e farsi così la giornata per sé stesse e le famiglie. Invitiamo il Comune a venire a vedere quanta gente c’è al lavoro dalle cinque del mattino per guadagnarsi il pane”.