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I lavoratori degli ospedali sardi sul piede di guerra: “Dateci i buoni pasto o mezz’ora di pausa dopo 6 ore”

Ticket per mangiare al bar negli ospedali senza mensa e rispetto dell’intervallo della pausa. Nei poli sanitari isolani non sempre le regole vengono rispettate, la dura lettera della Uil Fpl all’assessore Bartolazzi e a tutti i consiglieri regionali
La Redazione

Buoni pasto per per il personale sanitario e rispetto dell’intervallo della pausa. La segreteria del sindacato regionale Uil Fpl Sardegna, attraverso un comunicato firmato da Fabio Sanna, Aurelia Orecchioni e Massimo Marceddu, fa appello alle istituzioni regionali per il rispetto di uno dei diritti stabilito dai contratti collettivi nazionali, soprattutto per professioni considerate particolarmente stressanti.

Nello specifico, infatti, è l’articolo 43 c.4 del CCNL 02/11/2022 a recitare come “qualora la prestazione di lavoro giornaliera eccede le sei ore il personale purché non in turno ha diritto a beneficiare di una pausa di almeno 30 minuti al fine del recupero delle energie psicofisiche e della eventuale consumazione del pasto secondo la disciplina di cui all’articolo 29 del CCNL integrativo del 20/09/2001 e all’articolo 4 del CCNL del 31/07/2009 mensa.”

Le organizzazioni sindacali, dunque, chiedono alle istituzioni l’emanazione di un atto di indirizzo alle aziende perché verifichino “la corretta applicazione delle disposizioni contrattuali e legislative in materia di diritto al pasto o buono pasto” da garantire a tutto il personale del comparto sanità.

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