Nelle prime ore del mattino, i Carabinieri della Stazione di San Gavino Monreale, con il supporto dei colleghi della Stazione di Gonnosfanadiga, hanno tratto in arresto due giovani del posto, un 32enne e un 20enne, entrambi già noti alle Forze di Polizia, ritenuti responsabili di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
I militari di San Gavino Monreale, impegnati in un servizio di controllo del territorio mirato alla prevenzione dei reati in genere, hanno notato i due a bordo di un’utilitaria che procedeva con andatura incerta e i cui occupanti mostravano un atteggiamento visibilmente alterato e nervoso. Tale comportamento ha indotto gli operanti a procedere a un controllo, ritenendo fondate le ragioni di un possibile coinvolgimento in attività illecite.
La successiva perquisizione personale ha consentito di rinvenire un modico quantitativo di stupefacenti, circostanza che ha spinto i Carabinieri a chiedere il supporto dei colleghi di Gonnosfanadiga per estendere le verifiche anche presso le rispettive abitazioni. Le attività domiciliari hanno portato al sequestro di un consistente quantitativo di droga e del materiale utile al confezionamento. Presso l’abitazione del 32enne sono stati rinvenuti 165 grammi di cannabis, 3 grammi di hashish, una dose di cocaina, materiale per il confezionamento e 250 euro in contanti, mentre nel domicilio del 20enne i Carabinieri hanno trovato 3 grammi di ketamina suddivisi in dosi, 4 grammi di cannabis, un bilancino di precisione e 305 euro in banconote di vario taglio.
Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro, mentre i due arrestati, terminate le formalità di rito, sono stati condotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida prevista per la mattinata di domani dinanzi al Tribunale di Cagliari.
L’operazione testimonia ancora una volta la prontezza dei Carabinieri nel cogliere i segnali di atteggiamenti sospetti e nel trasformarli in interventi concreti, capaci di contrastare la diffusione degli stupefacenti. Essa si inserisce nel più ampio impegno dell’Arma a presidio della sicurezza delle comunità locali e della tutela del vivere civile.