Guasila in lacrime al funerale di Roberta Pitzalis, vittima del mix tra botulino e polmonite
Guasila si ferma nel cuore della settimana di Ferragosto per dare lāultimo saluto a Roberta Pitzalis, la trentottenne morta a causa di una grave intossicazione da botulino, aggravata da una polmonite che non le ha lasciato scampo. La comunitĆ , scossa e incredula, accompagna il feretro con un dolore profondo, mentre le indagini sulla tragedia continuano per chiarire ogni dettaglio della vicenda.
La sindaca Paola Casula guida la cittadinanza in un abbraccio collettivo alla famiglia della giovane. La chiesa della Beata Vergine Assunta accoglie una folla numerosa, con fedeli e amici che riempiono ogni spazio disponibile. La cerimonia funebre si trasforma in un momento di commozione intensa, con la comunitĆ unita attorno al marito di Roberta, alla madre Graziella e al padre Peppuccio, devastati dal dolore.
Dopo la funzione, il corteo accompagna la salma fino al cimitero di Guasila. LƬ, tra il silenzio e le lacrime, avviene la benedizione finale, un gesto che chiude simbolicamente il capitolo terreno della giovane vita di Roberta.
Originaria di Guasila ma residente a Monserrato, Roberta Pitzalis aveva costruito una brillante carriera come project manager e ingegnera. La sua vita si era intrecciata con tante esperienze e amicizie, e la sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile.
Secondo le prime ricostruzioni, la donna aveva partecipato alla āFiesta Latinaā in piazza, dove avrebbe consumato del guacamole contaminato da botulino. Lāintossicazione, unita alle complicazioni respiratorie, ha portato a un peggioramento rapido e irreversibile delle condizioni cliniche.
La Sardegna registra cosƬ la sua prima vittima ufficiale di botulino, un dato che aumenta la preoccupazione e spinge le autoritĆ sanitarie a ribadire lāimportanza di controlli scrupolosi e di una corretta conservazione degli alimenti. Nel dolore di Guasila si riflette lāabbraccio di unāintera isola, che ricorda Roberta per la sua professionalitĆ , il sorriso e la passione per la vita.