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Graziano Mesina, i manifesti di lutto e l’addio di Orgosolo all’ex bandito: “Vola liberu Grazià”

È durata sino all’ultimo la scia di polemiche sull’ex primula rossa. Piena la chiesa di San Pietro per le esequie dell’83enne
Chiara Sulis

“Vola liberu Grazià”, si legge nei necrologi anonimi che tappezzano i muri di Orgosolo nelle ore precedenti al funerale di Graziano Mesina e che sono attribuiti alla comunità stessa, come scritto in calce. Rapidamente hanno fatto il giro del web tramite la pagina “L’Eco di Barbagia”, suscitando interesse e affetto diffuso e immancabili polemiche, per l’omaggio rivolto al bandito più famoso della Sardegna. In queste ore il paese barbaricino si è preparato ai funerali dell’uomo che dagli anni Sessanta uno dei suoi controversi e memorabili simboli, dentro e fuori dai suoi confini. È morto pochi giorni fa al San Paolo di Milano e verrà seppellito nella sua Sardegna dopo le esequie che si sono svolte alle 11:30 nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo. Davvero libero Mesina lo è stato per poco tempo e certo non alla fine: dal giugno del 2022 rinchiuso nel carcere di Opera che ha lasciato solo per le ultime ore concesse da un cancro in fase terminale.

La sua salma è rientrata oggi in Sardegna e da Olbia è stata trasferita a Orgosolo dove i compaesani si sono congedati per l’ultima volta da “Grazianeddu”.

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