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Graziano Mesina morto in ospedale, l’ex bandito di Orgosolo ha vissuto le sue ultime ore libero

L’83enne con un tumore si trovava ricoverato al San Paolo di Milano, ieri sera la scarcerazione. Dal mito alla fine dell’ex primula rossa, capace di compiere spettacolari evasioni e, da sempre, in “guerra” contro lo Stato
La Redazione

Mesina, che aveva compiuto 83 anni lo scorso 4 aprile, era malato da tempo e sono state sette le istanze per chiedere il differimento della pena, per motivi di salute, presentate al tribunale di sorveglianza di Milano da parte delle sue avvocate e sempre respinte sino all’ultima accolta ieri. Dal dicembre del 2021 si trovava in carcere per scontare 24 anni ricalcolati sulla condanna a 30 anni per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Prima di essere catturato a Desulo (Nuoro), aveva passato un anno e mezzo in latitanza. Era stato arrestato e condotto prima nel carcere nuorese di Badu ‘e Carros, poi da due anni era rinchiuso in quello milanese di Opera.

Mesina aveva ricevuto la grazia dal presidente Ciampi nel 2004 dopo 40 anni in carcere. Nel 1992 aveva tentato di trattare con i rapitori del piccolo Farouk Kassam. Noto per le sue spettacolari e incredibili evasioni dalle carceri di massima sicurezza e conosciuto con il soprannome di Grazianeddu, Mesina è stato una figura emblematica del banditismo sardo del secondo dopoguerra.

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