Hamas non ha ancora consegnato a Israele la lista degli ostaggi che intende liberare quando, alle 7.30, entrerà in vigore la tregua. “Siamo in ritardo per motivi tecnici”, spiegano. E Netanyahu replica: senza lista, la tregua non inizierà. Secondo gli accordi, Israele rilascerà 737 prigionieri palestinesi in cambio dei primi 33 ostaggi. Tra questi sarebbero 25 quelli ancora vivi. Secondo alcuni media le forze israeliane nella notte hanno iniziato a ritirarsi da diverse aree della zona di conflitto, incluse Rafah a Gaza. Netanhayu: ‘Il cessate il fuoco approvato è temporaneo. Se i negoziati sulla fase due dell’accordo falliscono e Hamas non accetta le richieste di sicurezza, l’Idf tornerà a combattere con il sostegno degli Stati Uniti”. Intanto gli Houthi rivendicano l’attacco a una portaerei Usa e minacciano “conseguenze” nel caso di attacchi allo Yemen durante il cessate il fuoco a Gaza.


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Gaza, via al ritiro dell’esercito israeliano da alcune zone della Striscia
Hamas non ha ancora consegnato a Israele la lista degli ostaggi che intende liberare quando, alle 7.30, entrerà in vigore la tregua. “Siamo in ritardo per motivi tecnici”, spiegano. E Netanyahu replica: “Senza lista, la tregua non inizierà”. Ma secondo alcuni media il ritiro sarebbe già cominciato
La Redazione