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“Sanità, allarme per Brotzu e Microcitemico a Cagliari”

L’attacco del consigliere Sorgia: “Passo falso che aumenta i disservizi e allontana i cittadini dalle cure”
La Redazione

Sanità, polemiche su fusione tra Brotzu e Microcitemico

La sanità sarda entra in una fase delicatissima e il nodo più urgente riguarda l’Arnas Brotzu e il Microcitemico. Il commissario straordinario Maurizio Marcias firma l’atto che incorpora l’Ospedale Microcitemico “A. Cao” dentro l’Arnas Brotzu con decorrenza dal 1° gennaio 2026. Questa scelta nasce senza confronto e senza un percorso condiviso, e genera una reazione immediata tra lavoratori e sindacati.

I rappresentanti del personale denunciano un piano che stravolge la vocazione del Microcitemico, nato per seguire cronicità e malattie rare. Secondo loro, l’inclusione nel polo di alta specializzazione del Brotzu riduce gli spazi, indebolisce i servizi e crea un vuoto organizzativo. Il timore più forte riguarda l’uscita di professionisti qualificati, già provati da anni di difficoltà e ora costretti a valutare altre strutture per lavorare con serenità.

Preoccupazioni anche ad Alghero

Le tensioni non si fermano a Cagliari. Il Marino di Alghero entra in un vortice di incertezza per il previsto trasferimento alla Asl di Sassari. Questo passaggio nasce senza una pianificazione chiara e rischia di tagliare fuori gli anestesisti, che restano legati all’Aou. Una scelta del genere riduce le attività chirurgiche e indebolisce un presidio che serve un’ampia area del Nord Ovest sardo.

Il ridimensionamento del Marino aumenta le criticità della sanità territoriale, già segnata da carenze di personale, reparti sotto pressione e servizi che cercano di restare in equilibrio nonostante la scarsità di risorse.

L’appello di Sorgia

Il consigliere regionale Alessandro Sorgia interviene con toni durissimi e chiede un cambio di passo immediato all’assessore Bartolazzi. Sorgia contesta l’approccio della Regione e critica decisioni che, a suo giudizio, non tengono conto dei bisogni dei pazienti né delle richieste degli operatori.

«Servono scelte coraggiose e non colpi di mano – dichiara – perché la sanità sarda non regge altri scossoni. Il Microcitemico mantiene un ruolo essenziale e il Marino di Alghero sostiene un territorio vasto. Ogni passo falso crea nuovi disservizi e allontana i cittadini dalle cure».

Un quadro che richiede risposte immediate

Il caos gestionale cresce e alimenta sfiducia. La politica sanitaria regionale deve ora mostrare responsabilità, riorganizzare i percorsi, proteggere i presìdi e garantire continuità assistenziale.

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