Buono e ricco di benefici: il fico nero di Chia nelle mense scolastiche e ospedaliere
Buono e ricco di benefici: il fico nero di Chia nelle mense scolastiche e ospedaliere. Un frutto antico, ricco di benefici e simbolo di un’alimentazione consapevole: il fico nero di Chia si candida a diventare protagonista nelle mense scolastiche e ospedaliere, grazie a una proposta avanzata dalla Comunità Mondiale della Longevità guidata dal geriatra Roberto Pili. L’annuncio è arrivato in occasione della tredicesima edizione della “Festa del Fico”, che ha animato Domus de Maria con incontri, degustazioni e riflessioni sul ruolo del cibo nella promozione della salute.
Il fico nero di Chia, riconosciuto come prodotto tradizionale (PAT) e a denominazione comunale (De.Co.), rappresenta un patrimonio agroalimentare identitario e rientra nel catalogo regionale della biodiversità. Si tratta di un alimento versatile: può essere consumato fresco, secco, trasformato in confettura o utilizzato sotto forma di decotto di foglie. Le sue proprietà nutrizionali ne fanno un alleato prezioso per ogni fascia d’età.
“È un alimento funzionale a tutti gli effetti – ha sottolineato Roberto Pili – e introdurlo nei menu delle mense pubbliche significa investire nella prevenzione, nella cultura del cibo sano e nella valorizzazione delle produzioni locali. La nostra sfida è rilanciare la dieta sardo-mediterranea come modello di benessere, facendo sistema tra scuola, sanità e agricoltura”.
La sindaca Maria Concetta Spada ha aperto i lavori della manifestazione, alla quale hanno partecipato anche Francesco Severino Sanna dell’agenzia Laore, Marta Battaglia di Legambiente Sardegna e Michele Cordari, rappresentante dei produttori pugliesi. Tutti hanno sottolineato come il fico nero non sia solo un frutto pregiato, ma anche una risorsa economica per le comunità rurali.
I benefici
Studi recenti hanno confermato le numerose qualità del fico: contiene fibre, sali minerali, composti prebiotici e polifenoli. Favorisce la digestione, sostiene la salute del fegato e dell’intestino, aiuta nella regolazione della glicemia e apporta benefici alle ossa e alla funzione cognitiva. L’enzima ficina, in particolare, ha dimostrato potenziali proprietà antitumorali in vitro.
L’iniziativa si inserisce nel progetto internazionale Ficus Net, una rete che unisce agricoltori, ricercatori, enti locali e operatori del turismo sostenibile. Con il supporto della Comunità Mondiale della Longevità e il coinvolgimento di Med Age Alliance e Ecotours, il progetto punta a valorizzare il fico come simbolo di benessere, cultura e sviluppo territoriale.