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Femminicidio di Francesca Deidda: “Igor Sollai mai pentito, ha confessato per avere benefici”

Le motivazioni della condanna all’ergastolo inflitta al 43enne di San Sperate: dalla vendita dell’auto della compagna al possibile ottenimento del suo Tfr
La Redazione

La condanna all’ergastolo di Igor Sollai, il 43enne di San Sperate reo confesso del femminicidio della moglie, di un anno più giovane, Francesca Deidda?

Ergastolo perchĆ©, come spiegano le quasi duecento pagine del provvedimento firmato dalla giudice Lucia Perra, il testo ripercorre l’intero procedimento nato dalle indagini delle forze dell’ordine guidate dal pm Marco Cocco e mette in evidenza risultanze che, in più di un caso, erano giĆ  emerse chiaramente durante il processo al tribunale di Cagliari.

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Igor Sollai, stando alle risultanze che hanno portato alla sentenza dell'ergastolo, ha confessato dopo un primo lungo periodo di reticenza di avere ucciso la moglie "non perchĆØ pentito".

Sollia ha bensƬ "pensato solo a propri benefici personali". Quali? Evitare una condanna troppo dura, puntare anche sulla non premeditazione del gesto per avere, appunto, "benefici", magari anche utili in un domani non troppo lontano a rifarsi una vita.

Un altro punto-chiave ĆØ stato il tentativo di vendita della macchina di Francesca Deidda a pochi giorni di distanza da quella "scomparsa" che si ĆØ poi tristemente tradotta in "femminicidio".

Il borsone dentro il quale Sollai infila il cadavere della Deidda a maggio 2024 viene ritrovato tra la vegetazione.

I prossimi passi? L'accusa e chi si ĆØ costiuito parte civile nel processo (il fratello della vittima, Andrea Deidda, con l'avvocato Gianfranco Piscitelli) attende di sapere se la difesa di Igor Sollai, tutelato dagli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba, intendano fare ricorso.

Una mossa che, salvo stravolgimenti, avverrĆ : erano stati gli stessi legali a darla praticamente per scontata a poche ore dalla lettura della sentenza di condanna del loro assistito.

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