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West Nile, un caso anche a Oristano: la conferma dal laboratorio di Cagliari

L’uomo, un 72enne con patologie pregresse, è ricoverato al San Martino
Paolo Rapeanu

Febbre del Nilo, paziente in condizioni critiche a Oristano

Febbre del Nilo, paziente in condizioni critiche a Oristano. Le autorità sanitarie hanno confermato oggi il primo caso umano di Febbre del Nilo in provincia di Oristano nel 2025. Un uomo di 72 anni, residente nel capoluogo e affetto da patologie pregresse, si trova attualmente ricoverato all’ospedale San Martino. Il laboratorio analisi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Cagliari ha certificato la positività al virus West Nile, dopo l’esecuzione di un esame sierologico a seguito di una sintomatologia sospetta.

L’ufficio stampa della Asl ha comunicato che il paziente versa in condizioni critiche, senza però rilasciare ulteriori dettagli. Il Dipartimento di Igiene e Prevenzione sanitaria, guidato dalla dottoressa Maria Valentina Marras, ha attivato immediatamente tutte le procedure previste. Gli operatori hanno informato le autorità competenti, avviato un’indagine epidemiologica e delimitato la zona di residenza dell’uomo. In parallelo, hanno richiesto alla Provincia la disinfestazione dell’area interessata.

La Febbre del Nilo, causata dal virus West Nile, circola attraverso le punture delle zanzare del tipo Culex, che contraggono il virus da uccelli selvatici e lo trasmettono all’uomo e ad altri animali. Il virus non passa da persona a persona. Nella maggior parte dei casi non si manifestano sintomi, ma negli anziani e nei soggetti fragili può scatenare complicazioni gravi, fino a forme neurologiche letali.

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, il numero di casi confermati in Italia ha raggiunto quota 32 al 23 luglio. Il Lazio ha segnalato 21 casi, concentrati nella provincia di Latina. La diffusione risulta favorita dalla presenza di zone umide e dal cambiamento climatico, che prolunga il ciclo vitale delle zanzare.

Le autorità sanitarie invitano la popolazione a collaborare con le operazioni di prevenzione, eliminando i ristagni d’acqua e adottando misure di protezione individuale contro le punture. Ogni segnalazione di casi sospetti può contribuire a limitare la diffusione del virus.

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