Omicidio di Assemini: “Fabio Concas ha lasciato 3 figlie senza papà, vogliamo giustizia”.
È rinchiuso nel carcere di Uta dalla fine di settembre dell’anno scorso, Fabio Concas, 24 anni, l’uomo che ha sferrato sei coltellate all’amico Alessandro Cambuca, 27 anni, in una casa alla periferia di Assemini nella quale erano andati a riposare dopo aver partecipato alla festa di Santa Greca a Decimomannu. Dietro le sbarre con l’accusa di omicidio volontario, già reo confesso, Concas ha chiesto con il suo avvocato Fabio Villa il rito abbreviato. E l’ha ottenuto, condizionato all’esame del loro consulente: prossimo round in tribunale il 7 ottobre, poi salvo sorprese la sentenza. Se la condanna per omicidio volontario sarà confermata, Concas trascorrerà dietro le sbarre un terzo del tempo in meno rispetto a quanto previsto dal rito ordinario.
A tutelare i tanti parenti di Alessandro Cambuca ci sono gli avvocati Carlo Demurtas, Laura Pirarba e Edoardo Delirio, tutti costituiti per le parti civili: “Attendiamo sereni l’esame del consulente”, afferma Demurtas, sicuro delle tante prove schiaccianti già emerse e “cementate” contro Concas. E, per la prima volta dalla tragica notte di sangue parla anche Emma, la sorella della vittima: “Chiediamo una giustizia adeguata per quello che è successo, nessuno deve dimenticarsi che Fabio Concas ha lasciato me senza un fratello, i miei genitori senza un figlio e tre ragazze senza un papà”, osserva, decisa, nelle dichiarazioni rilasciate a CagliariNews, “una delle quali è nata dopo la sua morte e non l’ha quindi nemmeno potuto conoscere, non ha mai potuto essere abbracciata o cullata da lui”.