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Elmas, la denuncia di una mamma: “Nulla osta e cresima vietate a mio figlio perchè il padrino è gay”

Nessun via libera nella chiesa di San Sebastiano,. Il motivo? “Il padrino del mio bambino è unito civilmente con un uomo”, racconta Stefania Canci, “il parroco, don Marco, ha negato tutti i documenti. Questa Chiesa non mi rapresenta”
Paolo Rapeanu

Sacramento della cresima vietato a un bambino di Elmas: “Il suo padrino è gay”

Anno 2025, calendario e Chiesa si continuano a “sfidare” nel duello tra modernità e conservatorismo. Capita un po’ ovunque, anche nei piccoli paesi. Come quello di Elmas, a un tiro di schioppo da Cagliari. Dove succede che la lunga lista dei bimbi pronti alla cresima, tra poco meno di due mesi, è stata ridotta di un nome. Il motivo? “Nulla osta e sacramento vietati a mio figlio perchè il padrino che ha scelto, è gay”. Lo denuncia una mamma 36enne, ecco di seguito il suo racconto-denuncia fatto a Cagliari News.

"Questa non è la chiesa che mi rappresenta, non permette a mio figlio 12enne di scegliere liberamente il suo padrino perché gay. Lo stesso padrino di battesimo suo e di suo fratello maggiore, quello che ha accompagnato nel suo percorso da sempre, sino alla cresima. Ma oggi no, perché la libera interpretazione di un uomo impone che per la chiesa questo è 'sbagliato'".

Inizia così lo sfogo di Stefania Canci, 36enne di Elmas, fatto a Cagliari News. Il prossimo 8 dicembre il suo figlio più piccolo si sarebbe dovuto cresimare nella chiesa di San Sebastiano. "Ma il parroco ha detto di no quando ha saputo che il padrino scelto, mio fratello, è unito civilmente con un altro uomo". Lui, il religioso, si sarebbe detto totalmente contrario.

E, quando molto pacatamente mamma Stefania ha chiesto il nulla osta per farlo cresimare in un'altra parrocchia, la frittata è diventata totale: "Me l'ha negato perchè dice che vuole evitare che altri preti, dandomi il via libera, possano sbagliare".

Discorsi che, da un lato, può capitare di sentire "dentro" il mondo della Chiesa e del cristianesimo, ma che "cozzano" guardando un oggetto solitamente "laico", il calendario, che riporta l'anno 2025. "Parliamo della stessa Chiesa misericordiosa e caritatevole della quale si parla tanto. Mio figlio", promette la donna, "non sceglierà un altro padrino, perché nessuno potrebbe essere più adatto di quello che ha scelto. Perché conta l'amore, in ogni sua forma. Non mi piegherò mai a queste imposizioni, dopo anni di battaglie personali. Non lo farò per miei figli e per tutti i figli che hanno bisogno di un abbraccio e una parola di incoraggiamento perché siano liberi".

Per il piccolo, quindi, salvo cambiamenti futuri, "nessun sacramento della cresima ma, comunque, sarà inondato da tutto il nostro amore, anche e soprattutto quello dei suoi zii. Quei banchi un giorno saranno vuoti, perchè non può essere questa la mia Chiesa". Amen e, per quanto non semplice, "andate in pace".

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