Inviata dall’associazione ecologista Grig una memoria alla Corte costituzionale contro il ricorso del Governo, che nello scorso gennaio aveva impugnato la legge regionale sarda numero 20 sulle aree idonee e non idonee, per l’installazione degli impianti di energia rinnovabile. Secondo una nota del Gruppo Intervento Giuridico, infatti, la disciplina della legge emanata dalla Regione Sardegna “può costituire un argine alla speculazione energetica in stile Far West che sta ponendo in pericolo i valori ambientali, naturalistici, storico-culturali e identitari dell’Isola”.
Il Consiglio dei Ministri, alla fine dello scorso gennaio, aveva impugnato la legge in quanto “eccede dalle competenze statutarie e si pone in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di energia e di beni culturali e paesaggistici, violando gli articoli 117, primo e terzo comma, della Costituzione, nonché i principi di uguaglianza di cui all’art. 3 della Costituzione, e di certezza del diritto e del legittimo affidamento e di libertà di iniziativa economica di cui all’art. 41 della Carta fondamentale”.