Il cibo per i bisognosi buttato in campagna, succede a Domusnovas
Un gesto che offende la povertà e mortifica la solidarietà. A Domusnovas, nelle campagne alla periferia del paese, sono stati rinvenuti chili di cibo buttato senza alcun riguardo: pacchi di pasta, pelati, verdure e altri beni di prima necessità ritirati dalla Caritas parrocchiale e poi gettati via come fossero rifiuti qualsiasi.
Un episodio che ha scosso la comunità e suscitato indignazione profonda. Il cibo, destinato alle famiglie in difficoltà, era stato donato con spirito di altruismo e raccolto grazie all’impegno dei volontari.
Vederlo finire in campagna rappresenta, per molti, uno “schiaffo alla povertà” e a chi ogni giorno lotta in silenzio per arrivare a fine mese. Non si tratta solo di spreco, ma di una mancanza di rispetto verso chi dona, chi distribuisce e chi ha davvero bisogno ma spesso non chiede aiuto.
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Durissima la reazione della sindaca Isangela Mascia, che non nasconde rabbia e amarezza: "Esistono anche persone così piccole. Il livello più basso di rispetto per chi dona e per chi distribuisce il cibo, e per chi ne ha realmente bisogno e non chiede, è stato raggiunto".
Parole che pesano come un macigno e che riflettono lo sdegno di un intero paese. La prima cittadina ha voluto rivolgere anche un messaggio di scuse: "Mi scuso con i donatori e con la Caritas parrocchiale".
Poi lo sfogo, carico di delusione: "Non so se sono più arrabbiata o più amareggiata, perché pensare che esistano persone così “piccole” è veramente triste. Sono dispiaciuta per loro e per la loro pochezza".
Ora resta la ferita aperta in una comunità che fa della solidarietà un valore fondamentale. Un episodio che interroga le coscienze e richiama tutti a un senso più profondo di responsabilità e umanità.